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mercoledì 2 ottobre 2019

One more time - Rolling Girl, come il Vocaloid ci parla della depressione


Il 5 aprile del 2019 è venuto a mancare alla giovane età di 31 anni wowaka, chitarrista, ma soprattutto produttore e compositore Vocaloid fra i più apprezzati. La scena Vocaloid fu già scossa nel 2015 con la morte di samfree, specializzato in brani dance eurobeat (Luka Luka★Night Fever la sua hit), anche lui, con una macabra coincidenza, spentosi a 31 anni. Sono stati pochi in Italia ad aver dato la notizia, nessun accenno in portali di videogiochi o di musica, nulla. Sembra essere ancora imperante questa diffidenza (quando non ignoranza) nei confronti della scena Vocaloid, e questo nonostante sia stato recentemente annunciato il secondo tour europeo di Hatsune Miku, che ha ampliato le sue tappe dalle due del 2018 (Parigi e Londra), a cinque (ma ancora niente Italia). È roba da otaku, si pensa, non è vera musica. Evidentemente non hanno mai sentito cose come Rolling Girl.

venerdì 8 marzo 2019

L'Abisso del Project NieR



Nel 2003 il piccolo studio di sviluppo Cavia, sotto produzione di una nascente Square Enix, pubblica Drag-On Dragoon, ribattezzato in occidente Drakengard, un RPG d'azione per PlayStation 2 consistente in un gameplay alla Dynasty Warriors, divenuto in quegli anni un improvviso fenomeno, intervallato da fasi di volo in sella ad un drago che rimandano al classico per Sega Saturn Panzer Dragoon. Il gioco non eccelle (specie dal punto di vista tecnico), ma riceve un buon riscontro tra i giocatori diventando nel tempo, tramite il passaparola, un classico di culto grazie alla sua trama cupa e opprimente, frutto della mente di uno sconosciuto Taro Yoko e della scrittrice di novel Sawako Natori.

lunedì 4 giugno 2018

Zero - A Rain to End and a Flower to Begin


"Da dove viene questo fiore?"

I giorni di pioggia non sono mai buoni, pensai, mentre fissavo la pioggia che mi martellava implacabilmente intorno. Sentii l'naspettato impulso di una risata, come se i giorni di sole fossero migliori.

 "Che cos'è?" chiese una voce accanto a me, debolmente. Era così fragile che la pioggia minacciava di lavarla via.
"Cosa è cosa?" risposi, e avrei voluto non averlo fatto. Le persone che rispondono alle domande con altre domande le detesto. Mi assicuravo di non sirpondere mai a nessuno. Ogni volta.
"Posso sentirti piangere".
"Ti stai sbagliando, era una risata".

Non potevo biasimarla. Come poteva leggere la mia espressione? Aveva perso la vista; con entrambe le palpebre aperte e gli aghi infilzati negli occhi. E quella non era l'unica tortura che aveva sopportato. Le ustioni ripetute da un ferro rovente le avevano ridotto i palmi delle mani e le piante dei piedi in putrida carne puzzolente, e le articolazioni di tutti e quattro gli arti erano state rovinate al punto da non riuscire nemmeno a girarsi nel sonno.