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sabato 26 luglio 2025

Devil Summoner: Raidou Kuzunoha vs. the Soulless Army

Shin Megami Tensei - Devil Summoner: Raidou Kuzunoha vs. the Soulless Army
デビルサマナー 葛葉ライドウ対超力兵団
Devil Summoner: Raidou Kuzunoha tai Chōriki Heidan
Raidou Remastered: Mystery of the Soulless Army
2006
PlayStation 2
PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series, Nintendo Switch, Nintendo Switch 2, Windows
Developer: Atlus Publisher: Atlus
Kazuyuki Yamai (Director), Kozo Itagaki (Producer)
Satoshi Ōyama (Programmer), Kazuma Kaneko, Eiji Ishida (Artist)
Shigeo Komori (Writer), Shoji Meguro (Composer)

Raidou Kuzunoha vs Souless Army è la rappresentazione del videogioco di ruolo più distintivo e allo stesso tempo sperimentale di Atlus, che in epoca PS2 attraversa una fase di estro artistico multiforme (tra Devil Summoner e Digital Devil Saga), che pare essersi in parte sopito con gli anni nella sua aderenza ad un sistema produttivo più standardizzato. Raidou Kuzunoha è un’opera contenuta ma stratificata, che mescola in modo interessante l’occulto di stampo Atlus con l’investigativo storico, con al centro del palcoscenico la raffigurazione di una capitale pervasa di quella caotica e poetica contrapposizione tra classico e moderno, tra dedali di fili del telefono, tram e grandi stradoni da belle époque. Raidou Remastered migliora l’esperienza sostanzialmente laddove è migliorabile, nell’ottica di un’operazione di recupero oculata ma attenta al materiale originale. 

mercoledì 19 marzo 2025

Suikoden I & II HD Remaster: Gate Rune and Dunan Unification War

Suikoden I & II HD Remaster: Gate Rune and Dunan Unification War
幻想水滸伝 I&II HDリマスター 門の紋章戦争 / デュナン統一戦争
2025
PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series, Nintendo Switch, Windows, Nintendo Switch 2
Developer: Konami Publisher: Konami
Yoshitaka Murayama (Director, Writer), Junko Kawano, Fumi Ishikawa (Designer, Artist)
Kazumi Kitaue (Producer)
Rui Naito (Remaster Producer)
Miki Igashino, Tappy Iwase, Hiroshi Tamawari, Hirofumi Taniguchi, Mayuko Kageshita, Keiko Fugami (Composer)

Parlando di amicizie, di rapporti famigliari, di anime erranti, Murayama crea una Storia con la S maiuscola, fatta di grandi condottieri ma anche di persone comuni, perché anche di queste sono formate le 108 Stelle, e lo fa inseguendo la ricerca di uno sguardo più umano rispetto al gioco di ruolo sedicibittiano, più decentrato da parte dell’eroe in quanto tale e con naturale pluralismo tra le parti. Formalmente ineccepibile, Suikoden II, in particolare, rappresenta la continuità di un senso di consapevolezza del genere nel suo periodo di massima maturità, confermando suggestioni belliche già presenti nei migliori RPG Square (ossia quelli di Matsuno), che si uniscono alla narratologia cinese facendosi largo in una rappresentazione di un conflitto che da lotta contro un impero di decadenza, diviene uno scontro tra ideologie.
 

venerdì 17 luglio 2020

Final Fantasy VII Remake

Final Fantasy VII Remake
ファイナルファンタジーVII リメイク
2020
PlayStation 4, PlayStation 5, Windows, Nintendo Switch 2, Xbox Series
Developer: Square Enix Publisher: Square Enix
Tetsuya Nomura, Naoki Hamaguchi, Motomu Toriyama (Director)
Yoshinori Kitase (Producer), Naoki Hamaguchi, Teruki Endo (Designer)
Naoki Hamaguchi, Daiki Hoshina, Satoru Koiyama (Programmer)
Shintaro Takai, Roberto Ferrari, Tetsuya Nomura (Artist)
Kazuhige Nojima, Motomu Toriyama, Hiroaki Iwaki, Sachie Hirano (Writer)
Masashi Hamauzu, Mitsuto Suzuki, Nobuo Uematsu (Composer)

Nei suoi migliori momenti, tra i più coinvolgenti della storia di Square Enix, Final Fantasy VII Remake gestisce con estrema naturalezza e lucidità tanto il dramma quanto i dialoghi vivaci, con situazioni dal forte calore emotivo, riportando il giocatore di ruolo, maturato, al punto nel quale il suo viaggio ha avuto inizio 23 anni fa, dandogli però una nuova prospettiva. Perché qui alzi lo sguardo e vedi lo squarcio lasciato dal Settore 7, e rimani in silenzio per qualche secondo. Il “Rebuild” mantiene spunti e tematiche ecologiche dell’originale, aggiungendo nuovi elementi narrativi che purtroppo, pur sulle prime interessanti, cagionano in un finale non privo di goffaggini (a esser buoni), nella sua spasmodica e artificiosa ricerca di pathos.