Nel 2003 il piccolo studio di sviluppo Cavia, sotto produzione di una nascente Square Enix, pubblica Drag-On Dragoon, ribattezzato in occidente Drakengard, un RPG d'azione per PlayStation 2 consistente in un gameplay alla Dynasty Warriors, divenuto in quegli anni un improvviso fenomeno, intervallato da fasi di volo in sella ad un drago che rimandano al classico per Sega Saturn Panzer Dragoon. Il gioco non eccelle (specie dal punto di vista tecnico), ma riceve un buon riscontro tra i giocatori diventando nel tempo, tramite il passaparola, un classico di culto grazie alla sua trama cupa e opprimente, frutto della mente di uno sconosciuto Taro Yoko e della scrittrice di novel Sawako Natori.
L'articolo che segue non è una recensione bensì una analisi approfondita, che presenta di conseguenza spoiler sul finale del primo Drakengard, e in seguito, a partire dalla descrizione dei singoli personaggi, sul suo successore NieR. È consigliabile dunque l'approccio alla lettura solo da parte di coloro che hanno concluso questi due giochi e ne vogliono analizzare il worldbuilding e la storia di fondo, non sempre narrata a schermo.
Prologo
In Drakengard si impersona il ruolo Caim, un giovane principe il cui regno è stato distrutto da un impero nemico. Ferito e prossimo alla morte, Caim incontra Angelus, un drago rosso, e decidono che l'unico modo che hanno i due di sopravvivere è quello di formare un patto. Come risultato di questo Caim perde la sua voce, ma è pronto a tutto per distruggere l'impero e salvare sua sorella Furiae.
Drakengard ha cinque finali, il primo dei quali, il finale A, è quello considerato canonico e porta al suo sequel, Drakengard 2. Nell'apocalittico finale E, Caim, il drago Angelus e la Queen Beast vengono teletrasportati nella moderna Tokyo, dove il giocatore dovrà sconfiggerla attraverso un difficile e snervante rhythm game. Dopo lo scontro però, Caim e il drago vengono abbattuti dai caccia giapponesi. Questo è il finale che porterà al mondo di NieR.
In seguito a questo epocale incidente, la popolazione viene affetta da una misteriosa malattia, denominata successivamente White Chloroniation Syndrome (WCS) e causata da particelle ultraterrene note come Maso, portate nel mondo dal "Gigante" (la Queen Beast) a seguito della sua dissolvenza. La contrazione della WCS si scopre essere un patto tra l'umano infetto e il Dio di un altro mondo (quello di Drakengard): se l'uomo rifiuta il patto, tutta la sua composizione si tramuta in cloruro di sodio, uccidendolo, se invece il patto viene accettato, questi si trasformano in mostri violenti e insenzienti, in seguito noti come Legioni e guidate da un mostro chiamato Red Eye.
Le particelle del Drago Rosso, prelevate dal suo cadavere nei laboratori, saranno invece la base per lo sviluppo della magia dando il via ad una nuova era di scoperte scientifiche. L'epidemia da WCS è inarrestabile e l'umanità rischia ormai l'estinzione, e così circa dieci anni dopo l'incidente di Tokyo, viene avviato l'ambizioso Progetto Gestalt (dal tedesco "essenza, entità"). Tale progetto consiste nel separare l'anima delle persone dai loro corpi fino alla sparizione della malattia, vengono così creati dei replicanti senz'anima a partire dai dati dei geni del corpo umano, mentre le anime corrispondente messe da parte in forma di Gestalt, nel tentativo di salvare così la razza umana. Dei libri creati e sigillati con la magia, denominati Black Book, avrebbero in futuro riportato i Gestalt al replicante corrispondente tramite la fusione di due di essi (attuazione del "Project Black Book").
Tuttavia, secondo i file di protocollo, un errore non calcolato si è verificato durante il processo di trasformazione, un errore che ha reso possibile l'acquisizione di una coscienza da parte dei replicanti, rendendo così la futura fusione con il suo Gestalt impossibile. Tale effetto, noto come relapse (ricaduta), non solo rende ostili i Gestalt, ma colpisce anche il replicante, che finisce per mostrare segni sul suo corpo (Black Scrowl).
La loro corruzione fu un duro colpo per il Progetto Gestalt, il Comitato per la purificazione mondiale decide di condurre esperimenti sulle masse, attirandola con un "Piano di sostegno alla salvezza" in promessa di cibo e medicine, allo scopo di trovare il vaccino, chiamato elemento demoniaco. Nier e Yonah sono due di queste cavie, ogni soggetto riceve una copia del Libro nero; dopo che Nier assiste alla trasformazione di un gruppo di persone, al loro contatto con i libri, tenta la fuga con sua sorella, ma vengono scoperti mentre cercano di nascondersi in un super supermercato abbandonato. Alla fine sono entrambi costretti a subire il processo di trasformazione, il Gestalt di Nier riesce a mantenere la sua coscienza, ma la più debole Yonah subisce irrimediabilmente la corruzione. Per proteggere sua sorella, Nier accetta la proposta del Comitato di diventare il Gestalt originale, e fornire a tutti gli altri l'elmento demoniaco, ciò permette a sua sorella di essere criogenicamente congelata per mille anni. Era l'estate del 2049..
A.D. 3361 (NieR Gestalt, come riferimento), A.D 3465 (NieR Replicant)
La storia riprende circa 1.312 anni nel futuro, un futuro remoto in cui le grandi scoperte dell'umanità sono ormai un ricordo sbiadito, sepolte da una spessa coltre di polvere. Gli abitanti dei villaggi vivono in case modeste e lavorano insieme per garantire una vita dignitosa alla propria comunità, mentre al di fuori di essi si staglia la minaccia di creature note come Shades. È in uno di questi villaggi che vivono un uomo di nome Nier e la sua unica figlia Yonah, colpita da una violenta tosse che la obbliga a letto; il villaggio aiuta la coppia come può ingaggiando Nier per piccoli lavoretti, nella speranza che il membro più saggio del villaggio, Popola, possa trovare una cura alla malattia.
Un giorno però, Yonah si allontana dal villaggio per cercare il fiore Lacrima Lunare, nominato da suo padre. Nier scopre da Popola che sua figlia potrebbe essersi diretta verso il Santuario Perduto, laddove sboccia il fiore, ma nella sua ricerca si imbatte in un libro parlante, in grado di utilizzare la magia attraverso le parole: Grimoire Weiss. I due si alleano per sconfiggere l'esercito di Shades e due statue di guardiani viventi per salvare Yonah, che si scopre malata del Black Scrawl, un virus collegato alle Shades. Con il potere di Weiss, che consente a Nier di usare la magia, inizia un viaggio per raccogliere tutti i Versi Sigillati (Sealed Verses), i quali avrebbero il potere di distruggere l'oscurità e salvare sua figlia.
Alla loro ricerca su uniranno Kainé, una donna dalla parlata volgare e contaminata dalle ombre, e un giovane di nome Emil, i cui occhi pietrificano chiunque li osservi. Nella sua ricerca, Nier si troverà faccia con lo Shadowlord, che rapisce Yonha, e il suo libro magico Grimoire Noir, la sua lotta lo porterà a scoprire le verità celate di questo mondo.
Nier
Ossia il "Replicant Nier", a cui è stato affidato il compito di gestire il corpo creato dai dati di "Gestalt Nier", che esiste unicamente come anima e che porta via Yonah da lui. Il nome "Nier" non ha origini specifiche, anche se è da sottolineare l'assonanza al termine inglese "vicino", ironicamente, dato che anima e corpo, le due esistenze che dovrebbero essere le più vicine tra loro, sono state divise e messe in conflitto per i loro rispettivi obiettivi. Il suo nome può essere cambiato liberamente dal giocatore, ma in seguito al finale D e alla conseguente "cancellazione", questo non può più essere utilizzato.
Shadowlord
Il "Gestalt Nier", che ama profondamente Yonah, il suo unico parente. Molto tempo fa scelse di diventare parte del processo Gestalt per proteggere Yonah, divenendo "il primo a riuscire a mantenere la propria coscienza come Gestalt" tra innumerevoli esperimenti. Questo fatto attirò l'attenzione della World Purification Organisation, l'artefice del "Progetto Gestalt", che lo riconobbe come un "caso stabilizzato", definendolo il Gestalt originale. Costoro sostennero che congelando il corpo di Yonah per mille anni, si sarebbe arrestato il suo processo di ricaduta, e con l'utilizzo dell' "elemento demoniaco", anche tutti gli altri Gestalt avrebbero mantenuto la propria coscienza. Tuttavia, passati i promessi 1000 anni, Gestalt Nier capisce non c'è modo di salvare Yonah, e oltretutto i Replicanti hanno nel frattempo plasmato una propria coscienza. Ciò ha scatenato la sua ira, e ora cerca di riportare forzatamente l'anima di "Gestalt Yonah" al corpo di "Replicant Yonah", nel disperato tentativo di arrestare la sua ricaduta.
Yonah
La figlia di Nier (la sorella in "NieR Replicant"). Entra per caso in contatto con il Grimoire Noir, trasformandosi in una Gestalt, ed è ora afflitta dal Black Scrawl. Poiché la sua anima, la Gestalt Yonah, è stata mantenuta in uno stato prossimo alla ricaduta, la Replicant Yonah, creata dai suoi dati, è costantemente afflitta dalla malattia Black Scrawl. Lo Shadowlord (Gestalt Nier) si rende conto che la ricaduta della Gestalt Yonah non può essere fermata, e progetta di fare di tutto per riportare la sua anima al replicante. D'altra parte, gli androidi che gestiscono i replicanti, Devola e Popola, notano che la quantità di Gestalt ricaduti aumenta a causa della furia dello Shadowlord. Si servono dunque di Replicant Nier, facendogli raccogliere sia il libro magico Grimoire Weiss che i "Sealed Verses", per attivare il sistema di Grimoire Noir e Grimoire Weiss prima che tutti i Gestalt subiscano la ricaduta. Attraverso l'energia rilasciata tramite la fusione dei due libri, tutti i Gestalt sarebbero tornati nel loro rispettivo Replicant. Il suo nome deriva da uno dei libri del vecchio testamento, il "Libro di Giona" (in ebraico Yonàh).
La storia riprende circa 1.312 anni nel futuro, un futuro remoto in cui le grandi scoperte dell'umanità sono ormai un ricordo sbiadito, sepolte da una spessa coltre di polvere. Gli abitanti dei villaggi vivono in case modeste e lavorano insieme per garantire una vita dignitosa alla propria comunità, mentre al di fuori di essi si staglia la minaccia di creature note come Shades. È in uno di questi villaggi che vivono un uomo di nome Nier e la sua unica figlia Yonah, colpita da una violenta tosse che la obbliga a letto; il villaggio aiuta la coppia come può ingaggiando Nier per piccoli lavoretti, nella speranza che il membro più saggio del villaggio, Popola, possa trovare una cura alla malattia.
Un giorno però, Yonah si allontana dal villaggio per cercare il fiore Lacrima Lunare, nominato da suo padre. Nier scopre da Popola che sua figlia potrebbe essersi diretta verso il Santuario Perduto, laddove sboccia il fiore, ma nella sua ricerca si imbatte in un libro parlante, in grado di utilizzare la magia attraverso le parole: Grimoire Weiss. I due si alleano per sconfiggere l'esercito di Shades e due statue di guardiani viventi per salvare Yonah, che si scopre malata del Black Scrawl, un virus collegato alle Shades. Con il potere di Weiss, che consente a Nier di usare la magia, inizia un viaggio per raccogliere tutti i Versi Sigillati (Sealed Verses), i quali avrebbero il potere di distruggere l'oscurità e salvare sua figlia.
Alla loro ricerca su uniranno Kainé, una donna dalla parlata volgare e contaminata dalle ombre, e un giovane di nome Emil, i cui occhi pietrificano chiunque li osservi. Nella sua ricerca, Nier si troverà faccia con lo Shadowlord, che rapisce Yonha, e il suo libro magico Grimoire Noir, la sua lotta lo porterà a scoprire le verità celate di questo mondo.
Grimoire Nier: Personaggi principali
Nier
Ossia il "Replicant Nier", a cui è stato affidato il compito di gestire il corpo creato dai dati di "Gestalt Nier", che esiste unicamente come anima e che porta via Yonah da lui. Il nome "Nier" non ha origini specifiche, anche se è da sottolineare l'assonanza al termine inglese "vicino", ironicamente, dato che anima e corpo, le due esistenze che dovrebbero essere le più vicine tra loro, sono state divise e messe in conflitto per i loro rispettivi obiettivi. Il suo nome può essere cambiato liberamente dal giocatore, ma in seguito al finale D e alla conseguente "cancellazione", questo non può più essere utilizzato.
Shadowlord
Il "Gestalt Nier", che ama profondamente Yonah, il suo unico parente. Molto tempo fa scelse di diventare parte del processo Gestalt per proteggere Yonah, divenendo "il primo a riuscire a mantenere la propria coscienza come Gestalt" tra innumerevoli esperimenti. Questo fatto attirò l'attenzione della World Purification Organisation, l'artefice del "Progetto Gestalt", che lo riconobbe come un "caso stabilizzato", definendolo il Gestalt originale. Costoro sostennero che congelando il corpo di Yonah per mille anni, si sarebbe arrestato il suo processo di ricaduta, e con l'utilizzo dell' "elemento demoniaco", anche tutti gli altri Gestalt avrebbero mantenuto la propria coscienza. Tuttavia, passati i promessi 1000 anni, Gestalt Nier capisce non c'è modo di salvare Yonah, e oltretutto i Replicanti hanno nel frattempo plasmato una propria coscienza. Ciò ha scatenato la sua ira, e ora cerca di riportare forzatamente l'anima di "Gestalt Yonah" al corpo di "Replicant Yonah", nel disperato tentativo di arrestare la sua ricaduta.
Yonah
La figlia di Nier (la sorella in "NieR Replicant"). Entra per caso in contatto con il Grimoire Noir, trasformandosi in una Gestalt, ed è ora afflitta dal Black Scrawl. Poiché la sua anima, la Gestalt Yonah, è stata mantenuta in uno stato prossimo alla ricaduta, la Replicant Yonah, creata dai suoi dati, è costantemente afflitta dalla malattia Black Scrawl. Lo Shadowlord (Gestalt Nier) si rende conto che la ricaduta della Gestalt Yonah non può essere fermata, e progetta di fare di tutto per riportare la sua anima al replicante. D'altra parte, gli androidi che gestiscono i replicanti, Devola e Popola, notano che la quantità di Gestalt ricaduti aumenta a causa della furia dello Shadowlord. Si servono dunque di Replicant Nier, facendogli raccogliere sia il libro magico Grimoire Weiss che i "Sealed Verses", per attivare il sistema di Grimoire Noir e Grimoire Weiss prima che tutti i Gestalt subiscano la ricaduta. Attraverso l'energia rilasciata tramite la fusione dei due libri, tutti i Gestalt sarebbero tornati nel loro rispettivo Replicant. Il suo nome deriva da uno dei libri del vecchio testamento, il "Libro di Giona" (in ebraico Yonàh).
Devola e Popola
Una coppia di gemelle, figure centrali nel villaggio di Nier. Sono in realtà androidi creati per fornire supporto nel momento in cui i Gestalt sarebbero tornati nei rispettivi Replicanti. Hanno il compito di estrarre i dati delle anime, creare nuovi Replicanti e restituire i dati di un Replicante morto al rispettivo Gestalt. Gestiscono i Replicanti da oltre 1000 anni, ma a causa della furia dello Shadowlord decidono di attuare anzitempo il piano per il quale sono state create (Rapporto Project Gestalt 11242), secondo la programmazione dell''Organizzazione mondiale per la purificazione.
Poiché sono androidi, sono di fatto prive di sentimenti come Replicanti, tuttavia, nel corso dei secoli, questi ultimi hanno in qualche modo acquisito gli stessi sentimenti di un essere umano, e adottato nel tempo uno stile di vita simile a loro. Osservando l'evoluzione di questi Replicanti sviluppano il sentimento dell' "invidia", e hanno anche loro iniziato a comportarsi come degli esseri umani, anche se non se ne rendono conto fino al confronto con Nier. I loro nomi provengono dall'arma "Devolapopola" in Drakengard. Fanno il loro ritorno in Nier Automata.
Grimoire Weiss
Uno dei due "Sealed Book", in coppia con Grimoire Noir, creati come chiave del Progetto Gestalt, che prevede la loro fusione allo scopo di trascinare con la forza tutte le anime dei Gestalt nei loro corpi Replicanti. Qualcosa non va però secondo i piani, quando si risveglia nel Santuario Perduto, i suoi ricordi vengono scombussolati a causa del violento metodo di risveglio da parte di Nier, di conseguenza ignora chi sia lo Shadowlord, lo scopo di Devola e Popola e della sua controparte Grimoire Noir. Diventa quindi un compagno dei Replicanti, certo contraddistinto da una supponenza e un'arroganza a dir poco incisiva. Il suo nome deriva dalla parola tedesca Weiss (bianco), in contrapposizione ovviamente a Grimoire Noir (nero).
Kainé
Come risposta alle molestie che ha ricevuto nella sua infanzia per essere un ermafrodita, prende in simpatia gli abiti che enfatizzano le caratteristiche femminili. Ama e rispetta sua nonna Curly, che l'ha accudita e trattata come una donna, anche se i suoi modi rozzi di espirmersi e di agire sono certamente dovuti alla sua influenza. Sua nonna fu uccisa senza pietà dalla temibile ombra Hook, e Kainé stessa venne ferita mortalmente. Quando metà del suo corpo fu conquistata dalla Shade Tyrann, diventa una "posseduta da un'ombra" ottenendo un potere di battaglia sovrumano e la capacità di ascoltare le voci delle Ombre.
Come posseduta, Kainé subisce ancora più persecuzioni, e vive ormai solo per compiere la sua vendetta su Hook, fosse anche servendosi dei poteri di un'ombra. Tuttavia, influenzata dal suo incontro con Nier, che pur nella sua tragica circostanza famigliare continua a condurre una vita normale, il suo cuore comincia a cambiare. Quando si incontrarono per la prima volta tratta Nier solo come un compagno di viaggio, ma dopo essersi ripresa dalla pietrificazione nella biblioteca, inizia gradualmente a riconoscerlo come un uomo.
L'idea di rendere ermafrodita la protagonista del gioco è nata praticamente per caso, e la storia stessa non sembra curarsene molto:
Non abbiamo davvero messo molta enfasi sul fatto che lei fosse un ermafrodita nel gioco" dice la sceneggiatrice Sawako Natori, "abbiamo solo sfiorato il suo passato da vittima di bullismo".
Yoko Taro: "Per me, che Kainé fosse un ermafrodita non era davvero un fattore importante, dal momento che persone come queste esistono in realtà; semplicemente non ne siamo a conoscenza. Sono stato davvero sorpreso dal fatto che abbia raccolto tanta attenzione dopo il rilascio del gioco".
Il kanji del suo nome doveva essere "壊 音", traducibile in "suono danneggiato", significato aperto a varie interpretazioni (il suono delle voci delle ombre, ad esempio).
Tyrann
Il Gestalt che ha preso possesso del corpo di Kainé, dove si sente a suo agio per via del suo trauma e pianifica di prenderne il controllo in un suo momento di debolezza. Quando Kainé subisce una ferita mortale, riesce per qualche istante a prendere possesso del suo corpo, ma è costretto a rinunciarvi grazie agli sforzi combinati di Nier ed Emil. Toccato dal cuore di Kainé, in contrasto tra l'odio per le Ombre e l'amore per Nier, inizia anch'esso ad interessarsi ai Replicanti. Se Tyrann fosse riuscito a conquistare il corpo di Kaine, che non è il suo Replicante, il "Progetto Gestalt" sarebbe potuto eventualmente muoversi verso una nuova direzione. Tyrann deriva dal tedesco "tiranno".
Emil, Experimental Weapon No. 7
Lo Snow White Project fu un progetto avviato allo scopo di creare armi per contrastare le Legioni, ossia i mostri causati dalla White Chlorination Syndrome. Emil è il settimo corpo nato dalla sperimentazione umana, con buona parte del potere derivante dalla precedente arma sperimentale n. 6 a cui sono stati aggiunti, come deterrente, i cosiddetti "occhi di pietra", in grado di pietrificare anche il n. 6.
Non è però in grado di controllare questo potere, pertanto pietrifica tutti coloro che incrociano il suo sguardo; per evitare che ciò accada indossa costantemente delle bende sugli occhi. Si affeziona immediatamente a Nier e Kainé, che lo accettano senza esitazione, nei confronti di Nier nutre sentimenti vicini all'amore, anche se Nier stesso non se ne rende conto, mentre tale sentimento non passa inosservato agli occhi di Kainé, andando a formare un curioso triangolo. Dopo aver assimilato il n. 6, Emil acquisisce abilità magiche ancora maggiori e la capacità di controllare la pietrificazione, al prezzo però del suo aspetto umano: assume infatti un corpo scheletrico con una vistosa testa sferica, e può sopravvivere anche con la testa staccata dal corpo. Il nome di Emil deriva da Ludwig Emil Grimm, il fratello minore dei fratelli Grimm, con ovvio riferimento fiabesco al progetto "Biancaneve" (nelle prime fasi di sviluppo veniva nominato direttamente "Snow"). Fa il suo bizzarro ritorno in Nier Automata.
Halua, Experimental Weapon No. 6
Estratto dall'intervista con T (intervistatore di Square Enix), Yoko Taro (Director), Jun Eishima (scrittore della novel di Drakengard), Sawako Natori.(scenario writer).
"Normalità" nelle opere di Yoko?
T: Il sesso di Kainé è diventato un argomento di discussione enorme ancor prima della pubblicazione, ma i sentimenti di Emil nei confronti di Nier hanno attirato l'attenzione solo dopo l'uscita.
Yoko: Pensavo di aver reso tutto abbastanza chiaro con la dichiarazione della sposa, ma sembra che non sia stato recepito il messaggio.
T: Una teoria era che Emil sviluppava sentimenti femminili e amerebbe Nier come risultato della fusione con sua sorella Halua.
Yoko: No, Emil è gay!
Jun Eishima: Oh, la conferma è netta. Pensavo di aver visto sfumature inesistenti a causa della mia mente sporca. (ride)
T: Pensavo che a Emil piacesse Kainé dal momento in cui dormono fuori insieme.
Yoko: Emil rivede Halua in Kainé, per lui è come una sorella affidabile.
Troviamo sempre alcuni personaggi con insolite preferenze sessuali nelle opere di Yokoo.
Natori: Ci sentiamo come se stessimo riflettendo il mondo reale mentre creavamo la visione del mondo e delle sue regole.
Yoko: È come definire "insolito", la domanda. Se ci guardiamo intorno, possiamo sicuramente vedere gli omosessuali, pochi rispetto al numero che possono essere. Non sto cercando di dare messaggi antidiscriminatori o qualcosa del genere, persone così esistono, è semplicemente così come va il mondo. Sono le etichette come "normale" e "insolito" a far discutere, ma la differenza tra le persone con determinate preferenze sessuali è puramente numerica. Alcuni sono piuttosto abbondanti, altri no, ma siamo tutti nello stesso mondo. Non ho mai voluto che apparissero come speciali.
Grimoire Nier: i boss, le fiabe
Hensel & Gretel
Sono la coppia di Shades che custodiscono "Grimoire Weiss" nel Lost Shrine. Hanno una grande fiducia reciproca, un'alta autostima e sono molto orgogliosi del loro compito. Dopo che Hensel viene distrutta da Nier, Gretel sprofonda in un periodo di pazzia, e sembra sul punto di perdere il suo cuore. Tuttavia, viene toccato dalla gentilezza delle piccole shades, abbandonando la sua arroganza. Riconosce le Shades come suoi nuovi compagni, desiderando di diventare più forte per proteggerle, ma viene di nuovo sconfitto da Nier insieme alle piccole ombre che avrebbe dovuto proteggere. I loro nomi provengono ovviamente dalla fiaba dei Grimm "Hensel e Gretel".
Hook
L'Ombra che attacca il villaggio di Aerie. Ha ucciso la nonna di Kainé senza pietà, e per questo Kainé ha come unico scopo quello di vendicarsi di lei. È un'entità formata dall'aggregazione di numerosi Gestalt. A causa del suo ego enorme, ha perso da tempo la sua coscienza ed è ormai una furia senza alcun limite. Il suo nome deriva da Capitan Uncino della fiaba Peter Pan.
Wendy
La gigantesca Ombra che Nier affronta durante la sua visita ad Aerie, in seguito al risveglio di Kainé. Come Hook, è anch'eessa un'aggregazione di più Gestalt, ma ha anche assorbito la coscienza dei Replicanti, che si supponeva non fossero altro che pseudo-personalità. Per questo motivo è in grado di parlare, ma non avendo una sua identità, le sue parole, per lo più imprecazioni, sono confuse e senza senso. Il suo nome deriva dalla protagonista di Peter Pan.
Defence System: Geppetto
L'enorme sistema di difesa che si affronta nelle profondità del Junk Heap. Un tempo era un sistema utilizzato in esperimenti per testare la resistenza di armi e robot che venivano assemblati nella fabbrica militare di Junk Heap. Nonostante non riceva più ordini da tantissimo tempo, ogni volta che rileva un intruso attiva i suoi sistemi di difesa, indipendentemente dal fatto che l'intruso sia un Gestalt o un Replicante. Il suo nome deriva dal padre di Pinocchio, l'orologiaio Geppetto della fiaba "Le avventure di Pinocchio".
Cleo
La Shade di un bambino, inseguita all'interno del Junk Heap da un gruppo di Replicanti in caccia di Ombre. È ancora giovane, con un comportamento semplice. Sua madre lo amava profondamente e si fece da esca per lasciarlo scappare. Dopo essere rimasto orfano, Cleo incontra il P-33 nelle profondità di Junk Heap e rimane con lui. Il suo nome è lo stesso del pesce di Geppetto in "Le avventure di Pinocchio".
P-33
Un robot addetto alla sicurezza del Junk Heap, fedele secondo la sua missione, ma dopo la distruzione di Geppetto, perde lo scopo della sua missione. Incontra per caso Cleo e da lui impara nuove cose, da quel momento "proteggere Cleo" diventa la sua priorità. Non è abituato a trattare con i bambini, ma nonostante la sua mancanza di abilità, fa del suo meglio per evitare di ferire Cleo, in una sorta di cieca denozione. Come per gli altri robot del Junk Heap, anche il nome di P-33 ha origine dalla fiaba del burattino Pinocchio, dal quale ne prende la lettera iniziale.
Sleeping Beauty
Uno strano albero che mostra dei sogni di morte agli abitanti di una foresta nebbiosa e misteriosa. La sua vera identità è in realtà un enorme computer di rete che funziona tramite elementi demoniaci, lasciando suggerimenti su verità nascoste. Ha come scopo il mantenimento dela rete di ricordi, andati perduti in seguito della devastazione del mondo. Il suo nome deriva chiaramente dalla fiaba La bella addormentata.
Shahriyar
Un'entità che risiede nella parte più profonda del Tempio Barren, nel deserto. È incaricata di testare se un membro della famiglia reale di Façade ha le qualità di un re, sovrintendendo il rituale per l'ottenimento della maschera. Quando un re muore, la sua maschera viene restituita a Shahriyar. Il suo nome deriva dal re di Persia Shahriyar, che compare nelle "Mille e una notte", con una certa ironia essendo un re che fa uccidere numerose mogli.
Roc
Il capo del branco di lupi che si stabilisce nel deserto, con un misto di nobiltà e severità. 1300 anni fa era un cane cresciuto da un vecchio, e ha subito il processo di Gestalt al suo posto, guadagnando la vita eterna. Grazie ai suoi affettuosi ricordi delle cure del vecchio, desidera vivere in pace senza entrare in conflitto con i Replicanti umanoidi, fino a quando questi non lo privano del suo habitat e non uccidono molti dei suoi compagni. Giunge alla conclusione che i lupi ombra e i Replicanti non possono coesistere e inizia ad attaccare i Replicanti che abitano nel deserto. Il suo nome deriva dall'enorme uccello Roc che Sinbad incontra nelle "Mille e una notte".
Grimoire Rubrum
Uno dei libri sigillati, che dorme nelle profondità della dimora di Emil, con al suo interno un Gestalt che gli garantisce una potente magia. A differenza però di Grimoire Weiss e Grimoire Noir, non è programmato per comprendere il linguaggio umano, e si limita a fare da supporto agli altri due libri. Il suo nome deriva dalla parola latina "rosso": Rubrum.
Knave of Hearts
Un'aggregazione di molti Gestalts, e come tale ha totalmente perso la sua personalità e ha adesso solo forti impulsi distruttivi. Mantiene però come suo unico ricordo il suo dovere di "portare Replicant Yonah allo Shadowlord", per questo motivo, continua a dirigersi verso la biblioteca in cui Yonah si nasconde, dopo essere resuscitato numerose volte. Il suo nome deriva dal soldato di carta Fante di Cuori, servitore della Regina di Cuori nel libro "Alice in Wonderland".
Goose
Un'entità nata dalla fusione di bambini Gestalt e dei loro genitori. Poiché non è una fusione tra Gestalt recidivi, le sue capacità di ragionamento e di volontà sono ancora intatte. Si scaglia contro Nier e i suoi compagni per aver massacrato senza pietà numerosi amici. Dopo essere stato ucciso, si rianima a causa dell'enorme numero di Gestalt usati nella sua fusione. Il suo nome deriva da "Mother Goose" (mamma oca).
Uno studio sui finali, interpretazioni di Taro Yoko, Jun Eishima e Sawako Natori
- Nei finali A, B e C, Replicant Nier ha salvato con successo Replicant Yonah, dunque..
Yoko: i Replicant di Yonah e Nier sono rimasti, ma dato che Gestalt Nier è stato ucciso dal Replicant Nier, non può più fornire l'elemento demonico stabilizzante, quindi alla fine tutti i Gestalt ricadranno. Di conseguenza, i rispettivi Replicanti non potranno più rigenerare i loro corpi. Inoltre, i responsabili del sistema di morte e rinascita del Replicant, Devola e Popola sono stati uccisi da Replicant Nier, quindi i Replicanti in quella zona finiranno con questa generazione.
- Il Finale D deve essere stata una grande sorpresa per i giocatori, è incredibile come un simile sistema possa accadere.
Yoko: Volevo davvero farlo, quindi il produttore Satou ha fatto del suo meglio per realizzarlo. Inizialmente, non permettevamo nemmeno ai giocatori di creare dati di backup.
Eishima: Se fosse passata questa cosa, Yoko si sarebbe sicuramente diretto verso il suo armadietto.[1]
Yooo: Sì, anche io so quando darmi un freno. Quindi abbiamo almeno permesso il backup, e abbiamo aggiunto diversi messaggi di conferma dopo la scelta che porta alla cancellazione dei dati. Solo dopo tutto questo è passata la mia idea, quindi è andato tutto bene.
- C'è un significato speciale per il fatto che non puoi più usare il nome del tuo primo playthrough?
Yoko: Quando abbiamo progettato il sistema dei 7-playthrough, abbiamo voluto sottolineare il fatto che lui "esisteva" e che i giocatori "lo ricordano chiaramente", impedendoti di usare il nome che hai usato all'inizio. Non essere in grado di usare lo stesso nome dopo il Finale D è semplicemente ciò che è rimasto di quel sistema.[2]
[1]: la stranissima battaglia finale E di Drakengard fece talmente parlare di sé, su internet, che ad un certo punto Yoko Taro si chiuse in un armadietto. Da allora "Forse Yoko si nasconderà in un armadietto" è diventato un modo di dire all'interno del suo studio, nel momento in cui si attendono delle critiche o al contrario dall'eccessivo amore dei fan.
[2]: nelle prime fasi dello sviluppo era previsto un sistema con 7 partite, diverse fra loro.
La scena d'amore di Kainé, i finali C e D
- È chiaro dunque che sia Emil che Kainé amano Nier, tuttavia, è stata messa poca enfasi su chi piace a Nier.
Yoko: Non voglio complicare il punto principale della storia. "Un fratello maggiore che deve salvare la sorella" è il tema principale che volevamo rappresentare. I dettagli della visione del mondo o le stranezze della personalità di altri personaggi possono essere lasciati da parte per le persone che le vogliono veramente sapere. Se inserissi di più su Nier e Kainé, il tema principale diventerebbe confuso, quindi mi sono astenuto.
- Kainé ama Nier, vero?
Natori: Esatto. Nella prima parte lo considera solo un compagno e una persona di cui fidarsi, ma si rende conto dei cambiamenti nei suoi sentimenti quando si sveglia in biblioteca. Abbiamo cercato di far notare la cosa durante quella scena.
- Kainé ha mai rivelato i suoi sentimenti nei confronti di Nier durante il viaggio?
Natori: nel cuore di Nier c'è spazio solo per Yonah e il suo intento di vendetta contro le Ombre, non è adatto ad affrontare i deboli sentimenti di Kainé ed Emil per lui, e Kainé non è brava a confessarli, quindi decide di limitarsi ad essergli utile, almeno. Ecco perché dice "diventerò la sua lama e morirò!".
Yoko: A riguardo, Kainé si rende conto per la prima volta di amare Nier durante la scena d'amore nel castello dello Shadowlord.
- ???
Yoko: Quando dà un calcio nello stomaco a Nier.
Eishima: Quella ... è definibile una scena d'amore? (ride)
Yoko: Certo che è una scena d'amore! Si rende conto che "Ah, adoro davvero questa persona!" Quando lei lo prende a calci e lo picchia! È il suo lato femminile che esce.
- È stata una buona scena, si può vedere chiaramente come funziona il cervello di Kaine. (ride)
Yoko: È la scena più romantica del gioco.
Natori: Quando stavo scrivendo lo scenario, mi è capitato di immergermi nel territorio romantico tra Kainé e Nier, ma ricordo che Yoko mi correggeva, dicendomi che "non è quello che voglio mostrare". Dovevo concentrarmi a descriverli come "compagni", quindi è venuta una scena d'amore piuttosto semplice.
- Come risultato di ciò, lo sviluppo dei finali C e D potrebbero risultare piuttosto strani per i giocatori.
Yoko: Invece di essere una decisione per "Nier e Kainé", è più una scelta per "il giocatore e Kainé". Se ti piace Kainé dopo aver giocato due volte la partita, sacrifichi te stesso e la salvi, se non ti piace non la salvi. Ho tentato di non forzare la mano per la scelta di salvarla, evitando di spingere verso il romanticismo.
- Il Finale D non è la vera fine solo perché arriva per ultima, ma il giocatore può scegliere liberamente "la propria vera fine".
Yoko: Questo è praticamente tutto.
Eishima: Tuttavia, come giocatore, procedi verso il finale D dal momento che è presente nel sistema. In ogni caso, desideri vederlo.
Natori: Il Finale D mi è sembrato molto naturale: l'amore di Nier per i suoi compagni è molto forte, e anche se fosse stato Emil, lo avrebbe comunque salvato. Per lui, solo Yonah è speciale, e tutti gli altri condividono il primo posto nel suo cuore.
- Probabilmente pensava che sarebbe stato felice semplicemente con persone importanti per lui, inclusa Yonah.
Eishima: Per me, il finale C è stata la scelta di Nier padre, mente il finale D è stata la scelta di Nier fratello.
- Secondo quale ragionamento?
Eishima: Un padre è responsabile nei confronti di sua figlia, quindi non poteva rinunciare alla sua esistenza. Sente che è suo dovere proteggere Yonah e crescerla, sacrificando Kainé. D'altra parte, un fratello e una sorella coesistono e dipendono l'uno con l'altro, quindi forse avrebbe scelto di scomparire.
Natori: Capisco...
Eishima: Le interpretazioni del finale C e D potrebbero davvero variare da persona a persona. Ecco perché penso che Nier sia un gioco fatto per un vasto pubblico, hai una scelta da fare, ma non proviamo a spingerti verso una gridando "Questa è quella giusta!"
Yokoo: È un gioco strano.
Sviluppo, curiosità
- Nier è stato rilasciato senza intoppi, e sembra aver raccolto abbastanza popolarità.
Yoko: A dire la verità, come del resto altri coinvolti nello sviluppo, non mi sarei mai aspettato una risposta così positiva, e sono stato colto alla sprovvista.
- Il gioco e la colonna sonora hanno ricevuto molte lodi, come non si trovano facilmente.
Yoko: Beh, non avrei mai pensato di ricevere così tante lodi, sono piuttosto a disagio con loro, quindi il mio sedere ha un forte prurito.
Eishima: ho pensato che Yoko si sarebbe sicuramente rinchiuso nel suo armadietto con l'accoglienza del Finale D.
Yoko: Ero pronto di nuovo ad entrare nell'armadietto. Abbiamo messo un sacco di cose in Nier e, di conseguenza, ha avuto una buona dose di problemi. Come sviluppatori, abbiamo cercato di smussarli, ma se avessimo voluto aggiustarli tutti il gioco non sarebbe mai uscito. Ecco perché abbiamo ad un certo punto assunto un atteggiamento del tipo "Vabbé!" riguardo ad alcuni problemi. Tuttavia ci dispiace per i giocatori.
- Nonostante ciò, la risposta generale è molto positiva. Sembra che i giocatori soddisfatti siano più numerosi di quelli che non lo sono.
Yoko: beh ... in realtà, non sono molto fiducioso, e leggo sempre le recensioni con un atteggiamento "Questo è così sospettoso!".
Eishima: Perché ti prepari sempre al peggio (ride).
Natori: è stato come "basta che solo 1 persona su 10 sia soddisfatta" ma il rapporto finisce per essere maggiore di 1:10. (ride). Alcuni probabilmente sono abituati alla lettura di manga shounen e hanno esaminato le varie storie.
- Come è stato per il publisher?
Mr T (Square Enix): neanche noi ci aspettavamo una tale popolarità. Le opere di Yoko sono spesso molto enigmatiche e il loro pubblico di riferimento è maturo. Tuttavia, il sito ufficiale di Nier ha improvvisamente registrato un boom di accessi prima della data di uscita ufficiale. Abbiamo cercato di soddisfare il mercato nel miglior modo possibile, ma non abbiamo fatto abbastanza per tenere il passo con le vendite. È stato piuttosto doloroso per noi.
Yoko: È un nuovo gioco, quindi nessuno lo ha aspettato con ansia, forse questo è il segreto del successo di Nier!
Eishima: Ah, potrebbe essere.
Natori: ha ragione.
- "Replicant" è stato sul punto di essere cancellato.
Yoko: Abbiamo in qualche modo reso possibile la pubblicazione contemporanea in Giappone sia di "Replicant" che di "Gestalt", ma c'è stato un momento in cui "Replicant" stava per essere cancellato.
Mr. T: Sì, è successo qualcosa del genere.
Yoko: Ci sono voluti circa 3 anni per lo sviluppo, ma durante questo periodo siamo stati chiamati ad un incontro con Square Enix America per fornire una breve relazione sul gioco e sui suoi progressi. A quel tempo, avevamo pianificato di rilasciare i due giochi prima, quindi avevamo un programma molto serrato. Quando se ne resero conto durante l'incontro, quei superiori dissero "Non possiamo semplicemente andare con "Gestalt"? Potremmo vivere anche senza pubblicare una versione speciale in Giappone, no?", in inglese. (ride)
- E cosa è successo dopo?
Yoko: Il produttore Saito, che era seduto al mio fianco, mi guardò con l'espressione "... cosa facciamo adesso?", e io mi limitai a dire che proprio non mi andava giù. "Se non riusciamo a finire "Replicant" il nostro team andrà di matto, e come risultato anche "Gestalt" verrà rilasciato più tardi, ti sta bene così!? L'ho come minacciato.
Mr. T: Piuttosto egoista.
Yoko: Abbiamo pianificato prima di tutto la storia del fratello, anche "Replicant" doveva essere doppiato in inglese, ma c'erano alcuni problemi con i doppiatori.
Eishima: questa è una novità per me! Se "Replicant" avesse le voci inglesi con i sottotitoli, non sarebbe diventato un argomento di discussione.
Yoko: Quindi il produttore Saito ha detto "Facciamolo solo con le voci giapponesi" all'ultimo momento per un capriccio... forse è stata una decisione saggia, così risolse la questione dei doppiatori.
- Ho sentito che hai insistito molto per la voce di Kainé.
Yoko: Il nostro concetto originale era di avere per lei una voce carina e bella all'inizio, in linea con il suo design femminile. Ma volevo riflettere anche il suo lato rude, ecco perché abbiamo chiesto ad Atsuko Tanaka di interpretare il ruolo.
Natori: Mi sono divertito molto a scrivere i dialoghi volgari di Kainé. Ricordo di aver scritto **** per censurare le parole, ma mettendo quelle più sporche e le orribili parolacce tra parentesi dopo di loro. "Sta dicendo qualcosa del genere! ♪" Mi sono divertito molto, quindi è stato fantastico poterli scrivere anche se sono stati censurati da segnali acustici.
Yoko: Avere Tanaka in studio e farle dire tutto ciò è stata anche una bella esperienza.
- Se l'hanno appena sentito, i fan di Tanaka stanno per svenire per il dolore.
Una lingua che non esiste: la voce di Emi Evans
- La storia di NieR si svolge in un futuro alternativo del nostro pianeta, le parole della Soundtrack sono state composte in una ligua "aliena".
Emi Evans: Dato che la storia di NieR si svolge in un futuro così alternativo, utilizzare una lingua a noi familiare l'avrebbe resa troppo "normale". All'inizio Okabe mi chiese solo di scrivere testi in un linguaggio dal suono "alieno" (e questo è successo quando ho scritto il primo testo di "Song of the Ancients", che è praticamente un miscuglio di tutte le lingue che conosco), ma in seguito è stato deciso che, a causa dell'elemento futuristico del gioco, avrebbe avuto più senso se i testi fossero come versioni futuristiche delle lingue contemporanee.
- Traendo ispirazione dai vari linguaggi reali per comporre i testi, lavori partendo da un punto di vista linguistico o musicale?
Emi Evans: Ho lavorato principalmente linguisticamente e un po' musicalmente. Per ogni traccia mi hanno dato istruzioni per scrivere i testi in una particolare pseudo-lingua, ad esempio con "Kainé" mi è stato chiesto di scrivere in uno stile gaelico. Ho fatto ricerche su internet e ascoltato molti video di lezioni e canzoni gaeliche, scrivendo dei passaggi nella lingua per aiutarmi ad assorbire i suoi ritmi e renderla più scorrevole. Da lì era solo questione di dare suoni simili per le melodie. Dato che di solito mandavo le tracce 2 o 3 alla volta con una scadenza molto breve, mi sentivo spesso stordita e confusa, con un miscuglio di lingue inventate diverse che mi rimbombavano in testa!
- Pensi che l'uso di "toni puri" possa stabilire un altro livello di comunicazione emotiva rispetto al linguaggio?
Emi Evans: Sì, nella mia esperienza lo penso assolutamente. Quando usiamo il linguaggio reale, abbiamo sia il significato delle parole che il tono delle nostre voci per aiutare ad esprimere i nostri sentimenti (e talvolta le parole che abbiamo scelto possono interferire nel mostrare come ci sentiamo veramente!). Ma quando il significato delle parole è completamente rimosso, dobbiamo compensare a questa mancanza aggiungendo emozioni con il modo in cui usiamo le nostre voci, usando suoni con tonalità morbide o aspre, del tutto a nostro vantaggio.
Il nostro modo di comunicare cessa di essere intellettuale e diventa molto più puro. In questo modo, specialmente nel canto, possiamo comunicare la nostra emozione a chiunque, indipendentemente dalla lingua utilizzata.
Con un linguaggio reale, la nostra comunicazione è spesso prevalentemente intellettuale: pensiamo usando il nostro cervello. Ma usando solo suoni e toni, non dobbiamo più preoccuparci di "pensare" e possiamo comunicare ad un livello emotivo più profondo, diventiamo liberi di provare semplicemente a "sentire".
Source:
Grimoire NieR: Project Gestalt & Replicant System (official guidebook)
https://www.amazon.com/GRIMOIRE-Project-Gestalt-Replicant-Japanese/dp/4048686712
Translation from japanese to english: Defade, DaBubba, Gisaelle
Translation from english to italian: Twinkle
Famitsu Developer Interview: http://www.famitsu.com/game/news/1235592_1124.html
Famitsu Developer Interview: http://www.famitsu.com/game/news/1235592_1124.html
Interview with Emi Evans: https://www.ffring.com/2010/05/14/nier-interview-de-la-chanteuse-emi-evans
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