mercoledì 2 ottobre 2019

One more time - Rolling Girl, come il Vocaloid ci parla della depressione


Il 5 aprile del 2019 è venuto a mancare alla giovane età di 31 anni wowaka, chitarrista, ma soprattutto produttore e compositore Vocaloid fra i più apprezzati. La scena Vocaloid fu già scossa nel 2015 con la morte di samfree, specializzato in brani dance eurobeat (Luka Luka★Night Fever la sua hit), anche lui, con una macabra coincidenza, spentosi a 31 anni. Sono stati pochi in Italia ad aver dato la notizia, nessun accenno in portali di videogiochi o di musica, nulla. Sembra essere ancora imperante questa diffidenza (quando non ignoranza) nei confronti della scena Vocaloid, e questo nonostante sia stato recentemente annunciato il secondo tour europeo di Hatsune Miku, che ha ampliato le sue tappe dalle due del 2018 (Parigi e Londra), a cinque (ma ancora niente Italia). È roba da otaku, si pensa, non è vera musica. Evidentemente non hanno mai sentito cose come Rolling Girl.

Nulla di cui stupirsi, verrebbe da dire, anche il rock venne accolto come la musica del Diavolo, quando non “una musica scritta, suonata e cantata da strampalati cretini” (Frank Sinatra, mica un Salvini qualunque), i vecchi (non necessariamente anagraficamente parlando) lasciamoli sguazzare nell'inettitudine dei pregiudizi nel mentre che il mondo cambia, e con esso la musica. Tuttavia non si può neanche negare che la qualità dei brani Vocaloid sia enormemente variabile, cosa inevitabile visti gli innumerevoli artisti che decidono di cimentasi in questo genere; ci sono quelli bravi e ci sono quelli meno bravi, come in ogni campo, giocando ad un qualunque Project DIVA capita di passare da roba inascoltabile a veri e propri capolavori.

wowaka è (stato) tra quelli bravi, se non il migliore accanto a ryo e pochi altri, e sapere che non potremo sentire altre sue canzoni è uno strazio per ogni fan di questo genere. Rolling Girl, del 2010, è il suo brano simbolo, un brano, con voce di Hatsune Miku, di una potenza paragonabile al Tokyo Teddie Bear di Neru, ma forse persino più pessimista nella sua lucida descrizione della parabola di un'adolescente (ma può essere chiunque) verso la depressione.
Da ben prima della morte del suo autore, Rolling Girl era fisso nella mia playlist Vocaloid e nei preferiti di Project DIVA Future Tone, senza però che prestassi particolare attenzione al testo (mentre stai lì a premere i tasti, diciamo che non è semplice), pur sapendo a grandi linee di cosa trattava. L'analisi dei testi musicali è una pratica che non mi appartiene, cionondimeno ho voluto fare questo singolare esperimento, sia per rendere tributo a wowaka, ma anche per variare un po' il format del blog tra un videogioco e l'altro.



Ronrii garu wa itsu made mo todokanai yumemite
Sawagu atama no naka wo kakimawashite, kakimawashite.

For the lonely girl it's always the same, dreaming dreams that don't come true
And churning, churning through the clamor in their heads.

Per la Lonely Girl è sempre uguale, sogna qualcosa che non riesce a raggiungere, si agita nel profondo della sua mente frustrata. La canzone inizia subito entrando nella mente della protagonista: la ragazza è in una situazione di stallo ("è sempre lo stesso", ogni giorno è uguale ad un altro), è sola e la sua mente è confusa, non capisce perché, non capisce dove ha sbagliato, ciò porta a pensare, a pensare sempre..

"Mondai nai" to tsubuyaite, kotoba wa ushinawareta?

Lonely girl mutters "I'm fine", have words failed her?  

"Nessun problema" dice, ha perso le parole? "Nessun problema" e "sto bene" sono ricorrenti nel testo, e sono ricorrenti di chi è vittima di bullismo, di chi è depresso, perché equivalgono a non dire nulla e a creare una barriera, da qui have words failed her. Senza nessuno con cui confidarsi, con il tempo il blocco diviene psicologico, il malessere interiore non viene colto da chi sta intorno, dietro un muro di "sto bene".


mou shippai, mou shippai. 
machigai sagashi ni owareba mata, mawaru no!    
A failure, a failure
Obsessing over her mistakes, makes everything spin again!

Si giunge dunque all'autocritica: la colpa è mia, sono io il fallimento, "ossessionata dai suoi errori, fa girare di nuovo tutto!". Si inizia a credere di essere davvero senza valore. In questa sequenza del video originale si vedono i compagni di classe coperti uno ad uno dagli ideogrammi del testo, ormai la rottura con ciò che la circonda è avvenuta, e la ragazza inizia a rotolare..

mou ikkai, mou ikkai   
"watashi wa kyou mo korogarimasu" to
shoujo wa iu, shoujo wa iu
kotoba ni imi o kanade nagara!

One more time, one more time
“I'll roll along today”
The girl said, the girl said
Breathing life into the words!

Il "rotolamento" è il farsi trascinare, con totale inerzia, scalare è troppo per lei, scalare non è per tutti a questo mondo. Non tutti hanno il carattere, l'attitudine ad affrontare gli ostacoli della vita e i confronti, a volte dolorosi, con il prossimo; senza un supporto la propria fragilità finisce quindi per emergere, e non si può far altro che cadere. Tuttavia la ragazza vuole ancora aspettare che le cose migliorino, trattenendo il respiro, sopportando, "respirando la vita nelle parole", fino a quando non arrivano giorni migliori. Resta aggrappata alla vita, per quanto infelice, ma fino a quando? Un'attesa che sembra eterna, ancora una volta, ancora una volta..


"mou ii kai?" 
"mada desu yo,     
mada mada saki wa mienai no de.     
iki o tomeru no, ima."  

“How about now?”
“Not yet,
We still can't see what's ahead.
Hold your breath, for now.” 

"Che ne dici ora?" "Non ancora, non riusciamo ancora a vedere cosa ci aspetta. Trattieni il respiro, per ora". La ragazza inizia a rivolgersi a se stessa, forse al suo istinto autolesionista, l'attesa non sta portando a nulla e la depressione sta avendo la meglio, scaturendo in un disturbo bipolare.

roorin gaaru no nare no hate     
todokanai, mukou no iro     
kasanaru koe to koe o     
maze awasete, maze awasete     

This is how it ends for a Rolling Girl,
Unable to reach the colors on the other side  
The overlapping voices,   
They blend together, blend together.

"Così è come finisce una Rolling Girl, impossibile raggiungere i colori dall'altro lato". Le voci sovrapposte, si fondono insieme, vuoi dirti "Sto bene" ma vorresti anche morire. Tutto si mescola, si confonde, e non sai più come sentirti.

"mondai nai" to tsubuyaita     
kotoba wa ushinawareta.     
dou natta tte iin datte sa     
machigai datte okoshichaou to sasou, sakamichi.  

She mutters, "I'm fine",
but the words fail her
Not caring how it ends
An upward climb that invites mistakes.   

"Sto bene", di nuovo, ma sa di mentire, a questo punto non importa più come finisce. "Una salita verso l'alto che invita ad errori" è la totale rinuncia, qualunque azione sembra sbagliata, ancor prima di compierla; teme il giudizio degli altri, teme qualsiasi conseguenza.

mou ikkai, mou ikkai     
watashi o douka korogashite to     
shoujo wa iu, shoujo wa iu     
mukuchi ni imi o kasane nagara!     
"mou ii kai?"     
"mou sukoshi,     
mou sugu nanika mieru darou to    
iki o tomeru no, ima"     

One more time, one more time   
Please, get me rolling
The girl said, the girl said
With her intense silence!    
“How about now?”
“Just a little more,    
We should see something soon.
Hold your breath, for now". 

Il ritornello ritorna, ma con una sostanziale differenza: il precedente watashi wa kyou mo korogarimasu diviene ora watashi o douka korogashite to, "per favore, fatemi rotolare", la paura del futuro ha la meglio sulla sofferenza del presente, non c'è più quella flebile speranza di un avvenire migliore del primo ritornello, e per questo si trova quasi confortevole questo blocco, questa fase di eterna attesa.



mou ikkai, mou ikkai.    
"watashi wa kyou mo korogarimasu." to    
shoujo wa iu, shoujo wa iu    
kotoba ni emi o kanade nagara!    
"mou ii kai? Mou ii yo.    
sorosoro kimi mo tsukaretarou, ne."    
iki o yameru no, ima.    

One more time, one more time   
“I'll roll along again today”
The girl said, the girl said
Breathing laughter into the words!
“How about now? OK, you can look.
You must be exhausted too, right?” 

Stop breathing, now.

La parziale ripetizione del ritornello lascia spazio ad un finale inedito che sembra lasciare pochi dubbi, rispetto al più criptico Tokyo Teddie Bear. "Devi essere esausta, vero? Smetti di respirare, ora".Tuttavia è lecito lasciare spazio anche ad altre interpretazioni, decisamente meno tragiche, simboleggiando il tutto con il superamento di un periodo di malessere, spronandoci a stringere i denti; l'epilogo appare dunque come un monito, lasciando poi a noi il compito di scrivere un finale diverso.


Nel video di akiakane la depressione è raffigurata da un ragazzo, idealizzazione della stessa protagonista, mentre nel videoclip presente nei videogiochi della serie Project DIVA, Hatsune Miku si rivolge alla telecamera, al giocatore, come fa spesso, ma in questo caso il suo rivolgersi a noi sembra assumere un significato più profondo. In questa versione Miku sfoga fin da subito la sua rabbia verso vari oggetti, non vi sono riferimenti all'autolesionismo come nel video originale, tuttavia per quanto edulcorato per questioni sceniche ne mantiene intatto il significato nella sua seconda parte: la telecamera insegue Miku fino a quando la scuola da reale e asettica si fa surreale e sinistra, simboleggiando la discesa verso la depressione e il conseguente distacco dalla realtà. Miku prova a quel punto a salire velocemente una scala di vetro, diretta verso la luce, la quale però crolla ai suoi piedi, il video si chiude in maniera improvvisa con lei in caduta libera, tendendo la mano e lo sguardo verso quella stessa camera-giocatore dalla quale prima fuggiva.

In qualunque modo la si voglia interpretare, a nove anni dalla sua diffusione Rolling Girl continua a scuotere e a far riflettere, e forse per una canzone non c'è miglior pregio. Raccontando il malessere interiore di una persona, wowaka si rivolge a loro, a chi è in difficoltà e non ha voce, studenti o adulti che siano, privi di punti di riferimento e di prospettive, un malessere sempre più diffuso e verso il quale la società è palesemente impreparata. Queste persone si sono invece subito immedesimate nelle parole di questa canzone, che riesce a cogliere e a descrivere con efficacia i loro sentimenti di disagio.
Fra i tanti commenti lasciati sotto al video ufficiale di Rolling Girl, uno in particolare risalta sugli altri, e credo non ci sia modo migliore per chiudere questa inusuale disamina.

I know you won’t read this wowaka ( r.i.p) but thanks for inspiration. 
My medicine for depression isn’t working and I can’t sleep. I can’t use melatonin because it doesn’t work anymore. 
Everything I try fails. I tried to become an author but that failed because no one believes in me anymore. I want to become an artist but I can’t draw anymore because I can’t focus. I can’t do anything I’m just not good at anything. I never found what I was good at. I have no friends but 1. 
And I don’t want to be homeschooled, but I have no choice. I have nothing left. I’m lonely and I can’t do math without a math app that tells me every single answer. 
Well, thanks a lot i guess I’m not alone. 
Thanks Wowaka.

 

Lyric
fanart credit

2 commenti:

  1. Non a caso la mia canzone preferita di tutto il panorama vocaloid, ricordo di essermi interessato al significato del testo fin da subito grazie anche a un video molto suggestivo. Sarà perché in famiglia ho comunque un caso di depressione che ormai va avanti da più di 40 anni, sarà perché wowaka è un genio, non manca mai in nessuna mia playlist.

    "Miku prova a quel punto a salire velocemente una scala di vetro"
    La parte più interessante di tutto il pv secondo me, io l'ho vista sempre come "risalire" (al inizio del video):
    Con la depressione, per quanto bene si possa vivere, ci saranno sempre delle ricadute che non permetteranno mai e poi mai di risalire quelle scale completamente. Quel "Ok, open your eyes" lo vedo collegato a questo punto, con il depresso che in mezzo alla "ricaduta" riprende coscienza e inizia nuovamente a risalire quelle scale.
    Mettere in loop la risalita delle scale è come vedere la vita di un depresso.



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    1. Sì in effetti il termine risalire è più appropriato.

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