sabato 12 ottobre 2019

Götzendiener

Götzendiener
ゲッツェンディーナー 
1994
PC Engine
Developer: Gainax, Studio Alex Publisher: NEC Home Electronics
Kazunori Tomi (Director, Main Programmer), Takeshi Sawamura, Yasuhiro Takeda (Producer)
Yoh Yoshinari, Hidenori Fukuoka (Designer, Animator)
Nobutaka Takeda, Kōji Honda (Porgrammer), Takami Akai (Artist)
Kenichi Ōkuma (Composer)

L'isometria è lo strumento scelto da Gainax per dare alla luce un videogioco alternativo, un parallelismo di Prince of Persia che traveste il giocatore da donzella rapita. L'Eroe è morto e nel novembre del '94, con i fiammanti 32-bit sugli scaffali, si intravedeva la fine anche del PC Engine, il quale però poteva garantire sonorità migliori di quelle riversate in Götzendiener.

Un malvagio demone bestia rapisce una fanciulla, incatenandola nel suo castello. Un prode cavaliere si precipita a salvarla giungendo al cospetto del mostro. Sferrato il suo colpo migliore, il mostro viene sconfitto, ma poco dopo lo stesso cavaliere, ferito a morte, crolla anch'egli a terra senza vita. Con l'eroe e il rapitore entrambi esanimi ai suoi piedi, la fanciulla, liberatasi poco dopo dalle catene, armata della spada del cavaliere e del suo coraggio dovrà contare sulle sue sole forze per uscire dal castello, superando trappole e nemici.


Götzendiener è uno di quei casi in cui un concept originale e affascinante, non viene purtroppo appoggiato e ripagato da un'adeguata realizzazione, contrassegnandosi in tal modo come opera incompiuta e/o dalle potenzialità inespresse. E non parliamo solo di sorvolabili controlli macchinosi o di qualche sbavatura tecnica, bensì di difetti ben seri che rovinano inevitabilmente quella che poteva essere una delle esperienze più interessanti avvistate sulla macchina Nec, se solo fosse stata realizzata da un team esperto e con tutti i crismi. L'inesperienza di Gainax nell'intraprendere questo genere di produzione, che pure si avvalse dell'apporto di Studio Alex da cui il director Tomi Kazunari (Lunar: Sanposuru Gakuen), non basta a giustificare il senso di incompiutezza che prevale allo scorrere dei titoli di coda, sopraggiunti dopo neanche un'ora di fuga dal castello, conseguenza probabilmente di uno sviluppo abortito prima del tempo, giacché nel tardo 1994 il PC Engine, al suo settimo anno di onorato servizio, era ben avviato verso la pensione.


In sostanza, Götzendiener è un Prince of Persia isometrico, l'esperienza di gioco votata all'esplorazione e agli enigmi intervallati da sporadici combattimenti all'arma bianca, le movenze e il tasto per estrarre la spada, sono caratteristiche che sembrano trovare ispirazione dall'intramontabile capolavoro di Jordan Mechner (c'è pure il Doppelganger), capovolgendo però il suo fondamento attraverso la brillante intuizione di metterci nei panni della ragazza rapita. La protagonista avrà a disposizione un incantesimo di fuoco per risolvere alcuni enigmi e distruggere le porte di legno, per il resto, pur a fronte di una certa cura nel map design, con la sua rovinosa durata Götzendiener non può proporre una varietà di situazioni accettabile per un gioco su CD-ROM². A tal proposito non si può nemmanco sorvolare sul terrificante accompagnamento sonoro; il bellissimo supporto ottico in dotazione della console non solo non viene minimamente impiegato, ma la qualità audio di Götzendiener, totalmente in chiptune al di fuori delle cutscene, sfigurerebbe anche a raffronto dei giochi su cartuccia della generazione 8-bit. Trovarsi a cospetto di un titolo PC Engine con l'audio del Game Boy è davvero una cosa inspiegabile.


Ciò detto, vale comunque la pena sottolineare gli aspetti positivi del videogioco Gainax: l'arte di Takami Akai (Princess Maker) emerge nell'affascinante presentazione e nel visual design in generale, dove tra i credits troviamo addirittura Ayano Koshiro. Il gioco è ben fruibile anche senza conoscere il giapponese data la quasi totale assenza d dialoghi, e per la media del software PC Engine CD Götzendiener si trova ad un prezzo ancora abbordabile per un appassionato collezionista, intorno ai trenta euro, per quanto comunque eccessivo per qualsiasi curioso. Viene da se dunque che il valore collezionistico e affettivo nei confronti della celebre casa di produzione giapponese, nonché il gusto di provare qualcosa di atipico, possono considerarsi gli unici prerequisiti per consigliare un reperto come Götzendiener.
Parallelamente al gioco, Hiroe Suga, scrittrice nonché moglie di Yasuhiro Takeda (uno dei fondatori di Gainax), ha scritto una novel basata su Götzendiener.

3 commenti:

  1. Allora: copertina da gioco erotico/hentai anni '80!! XD
    Trama che sembra figa, visto come subito si ribaltano i ruoli. Una cosa che, seppur in forma minore, succedeva anche in qualche altro titolo (mi viene in mente Castlevania SOTN dove si inizia con Trevor ma giusto per un livello).
    Peccato per il tutto, poteva essere sviluppato meglio, ma non mi dispiacerebbe giocarlo^^

    Moz-

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    Risposte
    1. Diciamo che si fa più fatica a trovare un gioco Gainax di quel periodo (Dennou Gakuen, Battle Skin Panic), che NON sembri un hentai.

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    2. Non me ne intendo molto, sinceramente, ma sono qui per questo! ;)
      Comunque, assolutamente... la cover sembra un hentai superzozzone!

      Moz-

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