martedì 18 maggio 2021

Yarudora: Double Cast


Yarudora: Double Cast
ダブルキャスト
1998
PlayStation, PlayStation Portable
Developer: Sugar&Rockets, Production I.G Publisher: Sony Computer Entertainment
Jun Matsubara (Director, Designer), Nobuaki Ikeuchi, Itsurou Kawasaki (Director, Scenario)
Kenji Gotou (Character Designer, Animation Director)
Yuki Kajiura (Composer)

L’inizio è quello classico da commedia romantica, una bella ragazza, un incontro casuale. L’impianto narrativo, con i suoi molteplici e repentini risvolti, non dà luogo ad un grande approfondimento nei vari interpreti, eppure la peculiarità di Yarudora: Double Cast e il suo racconto così immediato sono gli strumenti migliori per raccontare un'avvincente storia d’amore e di sofferenza.

È piena estate quando un ragazzo, dopo una serata passata a base di alcol con i suoi compagni del club di cinema, si risveglia sulle cosce di una ragazza, seduta sul bordo di un’aiuola, che lo ha soccorso quando lo ha visto accasciato a terra. Per ringraziarla il protagonista decide di offrirle da mangiare in un vicino fast food, ma alle consuete presentazioni scopre che la giovane è affetta da amnesia, non ricorda di chi sia né cosa ci faccia lì, l’unica cosa che ricorda è il suo nome: Mitsuki Akasaka.
Non avendo un posto dove andare, il ragazzo le offre ospitalità a casa sua, offerta che lei accetta con entusiasmo. Poco tempo dopo, il club di cinema decide di girare un film intitolato "The Enclosed Woman's Room", basato su una sceneggiatura scritta dieci anni fa, il cui film rimase incompiuto a causa di una misteriosa tragedia. La direttrice del club, Haruka Shinohara, ordina alla troupe di trovare un'attrice protagonista che non sia collegata alla scuola, il protagonista propone Mitsuki che accetta di buon grado. La ragazza mostra fin dalle prime scene girate sorprendenti doti recitative, tuttavia, dopo qualche giorno di riprese, strani avvenimenti iniziano a verificarsi a Mitsuki e a chi gli sta intorno, come se qualcuno stia attentando alla sua vita.


C’era un tempo in cui Sony Computer Entertainment pubblicava addirittura visual novel, quella stessa Sony oggi totalmente assoggettata agli americani, che chiude Japan Studio, che non produce più un RPG neanche per sbaglio e che pare totalmente arresa al dominio casalingo di Nintendo. Leggere la classifica di Famitsu dei giochi più venduti del 1998 ti porta effettivamente ad un’altra epoca: in cima troviamo Biohazard 2 che piazza 2 milioni di copie (Village ha appena debuttato con 150,000), mentre SCE è il 2° publisher dopo Nintendo con oltre 6 milioni di software venduto, merito certamente di Gran Turismo, ma anche e soprattutto di altre produzioni come Devil Dice (800,000), Everybody’s Golf (713,000) e Legend of Legaia (314,000).

Scendendo, verso il 39° posto annuale, troviamo un sorprendente Yarudora: Double Cast, con ben 312,917 copie vendute, una cifra notevole considerato il genere. Quella di Yarudora, da “Yaru dorama” che letteralmente significa “il drama che ti fai”, è infatti una serie di visual novel sviluppata da Sugar & Rockets in collaborazione con Production I.G, casa di animazione nota per Ghost in the Shell, Patlabor 2 e svariate altre produzioni di un certo rilievo. Inizialmente ne furono previsti quattro capitoli (successivamente saliti a sei), ognuno dei quali dedicato ad una stagione e tutti pubblicati nel corso del 1998, con Double Cast ad aprire il ciclo con una storia ambientata in estate.


Una vera e propria antologia di storie indipendenti fra loro, dal punto di vista narrativo come da quello estetico, in modo affine a progetti animati quali Manie Manie (1983), Memories (1995) fino al più recente Short Peace. Per il capitolo estivo viene scelto come character designer Keiji Gotoh, noto per Gate Keepers, Bakuretsu Hunter e soprattutto per aver dato il volto ai divertenti personaggi della serie robotica Martian Successor Nadesico; Gotoh dirige tutte le scene animate di Yarudora: Double Cast, integrandole con sorprendente naturalezza alle caratteristiche scelte multiple delle visual novel, dando così vita ad un anime interattivo diverso dal solito. Certo la risoluzione PSX è quella che è (infatti è consigliabile giocare la successiva versione per PSP), ma il risultato, con la sua estetica da anime spiccatamente anni novanta, è comunque molto gradevole, mitigando in tal modo su alcune ingenuità dell’intreccio narrativo. La storia risulta infatti fin dalle prime battute abbastanza prevedibile, il “Double Casting” è un termine cinematografico e si intende quando due persone diverse interpretano un personaggio, è quindi per noi spettatori, più che per il protagonista, piuttosto facile intuire che Mitsuki sia affetta da una doppia personalità, conseguenza di un qualche trauma del passato. Nel manga Shonan Junai Gumi di Toru Fujisawa (prequel del più celebre GTO), vi era infatti un personaggio del tutto simile in uno degli archi narrativi migliori della serie, quello incentrato sulla banda Midnight Angel, chiamata Nagisa Nagase. 


La principale attrattiva del gioco consiste comunque nello scoprire gli effetti delle nostre scelte, le quali possono portare ad uno dei ben 27 finali, di cui 4 buoni, 6 normali e 17 negativi. Questi ultimi in particolare finiscono quasi sempre con la nostra morte, la prima volta sono stato accoppato nella stanza di proiezione senza sapere il come e perché meritassi quella fine, ma pare sia una cosa normale (se così possiamo definire certe situazioni), fortunatamente il gioco è abbastanza breve e non pesa molto ricominciarlo, la sua struttura prevede che siano necessari svariati tentativi, con qualche indizio qua e là, per comporre il mosaico e giungere ad un finale soddisfacente, e non solo quello dato che con il completamento al 100% se ne sblocca uno speciale. Nella consueta modalità Replay sarà poi possibile rivedere tutte le scene in successione proprio come se stessimo guardando un anime, scegliendo verso quale finale indirizzarlo tra quelli sbloccati.

Curiosamente Konami, all’epoca leader del genere dei dating sim con Tokimeki Memorial, produrrà per il Dreamcast degli “anime interattivi” del tutto simili agli Yarudora di Sony, intitolati Dancing Blade. Come accennato in precedenza Yarudora: Double Cast è stato ripubblicato per PSP nel 2005, e proprio questa versione ha recentemente giovato (novembre 2020) di una traduzione amatoriale in inglese, ad opera di Cargodin, a cui va il più sentito ringraziamento, nella speranza che anche gli altri capitoli della serie Yarudora ricevano in futuro il medesimo trattamento.


Nessun commento:

Posta un commento