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mercoledì 2 febbraio 2022

Kirby's Adventure


Hoshi no Kirby: Yume no Izumi no Monogatari
星のカービィ 夢の泉の物語
Kirby's Adventure
1993
NES, Wii Virtual Console, Nintendo 3DS, Wii U Virtual Console
Developer: HAL Laboratory Publisher: Nintendo
Masahiro Sakurai (Director, Designer)
Satoru Iwata, Shigeru Miyamoto, Takao Shimizu (Producer)
Hiroaki Suga (Programmer), Hirokazu Ando, Jun Ishikawa (Composer)

Il Kirby del NES, uscito in piena generazione 16-bit, rende nuovamente palese quanto il target di Nintendo non si riduca mai solo alla sua piattaforma ammiraglia, dimostrando ulteriormente il carattere della compagnia di Kyoto votata alla massima diffusione dei sui pupazzi e traducendosi in un sequel allargato sotto quasi ogni punto di vista più vicina al tipico platform miyamotiano. Da qui in avanti i tratti della serie permarranno, con alterna efficacia, in tutta la produzione successiva di HAL Laboratory, il debutto del personaggio creato da un giovanissimo Masahiro Sakurai coincide infatti con la fine di questo team come realtà indipendente.

domenica 31 ottobre 2021

Zero: Nuregarasu no Miko

Zero: Nuregarasu no Miko
零 〜濡鴉ノ巫女〜
Project Zero: Maiden of Black Water
2014
Wii U, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch
Xbox One, Xbox Series, Windows
Developer: Koei Tecmo, Nintendo SPD Publisher: Nintendo (Wii U), Koei Tecmo
Makoto Shibata (Director, Designer)
Keisuke Kikuchi, Akira Otani (Producer), Tohru Osawa, Toshiharu Izuno (Producer, Writer)
Yuki Sakamoto (Designer), Ayako Toyoda (Composer)
 
Tornato multipiattaforma come giusto che sia, poiché il Wii U era uno scherzo della natura, il quinto Project Zero si conferma nuovamente come un prodotto di nicchia, nonostante le intenzioni degli autori fossero altre; si apprezza la ricercatezza formale della messa in scena, la tenuta della tensione e la solita dedizione riposta nel suono, ma la ripetizione degli ambienti oltre il livello di guardia e la poca profondità nella mappatura degli stessi impediscono all’horror Koei Tecmo di superare i predecessori. Maiden of the Black Water non scardina gli schemi del filone yūrei ma anzi snoda in maniera convenzionale una vicenda comunque sempre affascinante, tra rituali falliti e templi infestati, e dinnanzi ai suddetti difetti strutturali la rimasterizzazione non può fare molto altro che aggiungere opzioni di photomode ad immortalare fantasmi e magliette bagnate.