lunedì 15 ottobre 2018

Muscle Bomber - The Body Explosion

Muscle Bomber - The Body Explosion
マッスルボマー ザ・ボディー・エクスプロージョン 
Saturday Night Slam Masters
1993
Coin-op, SNES, Sega Mega Drive, FM-Towns
Developer: Capcom Publisher: Capcom
Tomy, Saddy, Koguma (Designer) Tetsuo Hara (Artist)

Sarà per il suo essere a metà tra un gioco di wrestling e un picchiaduro più classico, ma sono davvero in pochi oggi a rendere menzione a Muscle Bomber, nonostante il suo peculiare connubio tra puroresu ed estetica manga. Siamo di nuovo dalle parti di Capcom.

Come noto, negli anni ottanta il wrestling conobbe un periodo di grande popolarità, negli States come in Giappone, e questo si ripercuote ovviamente nel mondo manga, dove basta citare per esempio la serie Kinnikuman, ma anche e soprattutto nel crescente mercato videoludico.
Capcom risponde nel 1993 ad alcune produzioni più o meno “serie”, su tutte il celebre Fire Pro Wrestling di Human Entertainment, e lo fa a modo suo contaminando il mondo della lotta-spettacolo con la sua filosofia di gioco votata alla immediatezza e al tratto cartoon. Non avendo licenze WWE o giapponesi, Muscle Bomber - The Body Explosion (Saturday Night Slam Masters in occidente) propone una selezione di lottatori del tutto originali, o quasi giacché tra di loro si avvista anche un certo Haggar di Final Fight. La storia (perché sì, ce n'è una) si basa appunto sulla nascita di numerose federazioni di wrestling, otto delle quali si uniscono per formare la Capcom Professional Wrestling Association (CPWA), guidata da Victor Ortega, il primo campione del CPWA.
Un giorno, Ortega improvvisamente svanisce gettando in confusione la CPWA, i dirigenti decidono così di organizzare un tour mondiale per decretare il nuovo re della federazione, ma la Blood Professional Wrestling Association (BPWA), un'organizzazione di lotta sotterranea oscura, approfitta di questa opportunità per infiltrarsi con alcuni atleti scelti.


A dare volto e carisma a questi figuri, ognuno con la sua bella musichetta introduttiva, ci pensa nientemeno che Tetsuo Hara, disegnatore di Hokuto no Ken (“Ken il Guerriero”) che con il suo stile eccezionale e inconfondibile imprime il titolo Capcom di uno stile unico e di sicura attrazione artistica per gli appassionati. Il fruitore abituato ai giochi di wrestling può trovarsi a suo agio nello stile di gioco, fatto di suplex e body slam, mentre coloro che provengono dai picchiaduro Capcom e provano il gioco per pura curiosità potrebbero inizialmente trovare delle difficoltà. Eppure Muscle Bomber pensa anche a loro, calci e pugni possono essere una buona scappatoia nel mentre che si imparano i meccanismi, come per esempio scendere dal ring (premendo due volte la direzione verso le corde) dove è possibile trovare anche oggetti con cui attaccare, a patto poi di risalire entro i venti secondi concessi dall’arbitro, oppure salire sul paletto dell’angolo e da lì buttarsi sull’avversario, o ancora sfruttare le corde per darsi lo slancio, e via discorrendo nel solito campionario che rende questa diciplina così spettacolare. Il tutto utilizzando un solo tasto per l’attacco, in aggiunta ad un secondo dedicato al salto e un terzo per effettuare la trattenuta, mentre con i controlli direzionali ci muoveremo per il ring con la totale libertà. La trattenuta sull’avversario atterrato è necessaria per metterlo definitivamente K.O. anche quando la sua barra della vita risulta esaurita.

Oltre alla modalità 1v1 vi è una piacevolissima Tag Battle 2 contro 2, prerogativa della conversione per il 16-bit Nintendo, denominata Tag Team Battle. È possibile scegliersi un compagno manovrato dalla CPU o da un altro giocatore per affrontare due avversari contemporaneamente, anch’essi giocabili a patto di possedere uno SNES Multi-tap. Il divertimento in questi casi è assicurato, anche se chi (come il sottoscritto) non ha molta familiarità con i giochi di wrestling, si ritroverà più che altro a tirare pugni e calci, che hanno un range forse troppo ampio in certe circostanze, perdendosi parte del divertimento.


Tra i personaggi è curioso segnalare King Rasta, ovvero il primo design scartato per Blanka, per il resto abbiamo la solita simpatica gamma di buzzurri nerboruti e pazzoidi in maschera (El Stingray si può considerare il precursore di El Fuerte). Sheep the Royal/Grater è molto simile al Raiden di SNK, somiglianza dovuta al fatto che entrambi prendono palese ispirazione dal wrestler di quel periodo Big Van Vader. Peccato per l’assenza del più celebre dei wrestler Capcom, ossia il ciclone rosso Zangief.
Il wrestling di Capcom vanta due sequel, l'aggiornamento “Muscle Bomber Duo – Ultimate Team Battle” (1993) e il vero seguito Super Muscle Bomber: The International Blowout aka Ring of Destruction: Slam Masters II (1994), il quale effettua diverse modifiche nel gameplay e aggiunge quattro nuovi personaggi.
Muscle Bomber lo si consiglia ai retro-appassionati Capcom, ai simpatizzanti del wrestiling come a quelli del tratto di Tetsuo Hara, o semplicemente a coloro che hanno voglia di qualcosa di diverso e spensierato, una parentesi capcomiana di puro “entertainment”, non certo profonda o innovativa ma apprezzabile quanto basta da meritare una riscoperta.

2 commenti:

  1. Uno dei pochi titoli Wrestling di quel periodo che sia divertente da giocare e visivamente godibile. Poi come dici tu la copertina disegna da Tetsuo Hara è uno spettacolo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Essendo piuttosto ignorante in materia non ho potuto fare confronti con altri giochi di wrestling ma è vero, anche a me hanno sempre annoiato abbastanza, questo invece lo riprendo volentieri, con 3 Count Bout (dello stesso anno quindi in diretta competizione) non è scattata la stessa scintilla.
      Anche la copertina giapponese della versione SNES è molto bella, fino all'ultimo sono stato indeciso su quale mettere.

      Elimina