Street Fighter EX Plus Alpha
ストリートファイターEX Plus Alpha
1997
PlayStation
Developer: Arika Publisher: Capcom
Junichi Ono, Akira Nishitani, Noritaka Funamizu,
Masashi Tanaka (Designer), Kazuo Kawamaka (Artist, Designer)
Jun Matsumura, Alien Pole, Masaaki Tanaka (Artist)
Takayuki Aihara, Shinji Hosoe, Ayako Saso (Composer)
Figura di grande spicco quella di Akira “Nin Nin” Nishitani, capace di passare dagli shumps ai beat’em up con estrema naturalezza e che formò con Yoshiki Okamoto, Noritaka Funamizu e Akira Yasuda un irripetibile Dream Team creativo, artefice di successi quali Final Fight e Street Fighter II, prima di salutare la casa madre e fondare la sua compagnia, qualche anno dopo, forse già stanco dell’eccessivo revisionismo di Capcom nei confronti dei suoi franchise di punta, attratto piuttosto dal nascente mercato della grafica tridimensionale.
Ci piace però immaginare la faccia di coloro che lasciarono il colosso nipponico per realizzare qualcosa di nuovo, seguendo Nishitani nella sua avventura in solitaria chiamata Arika, salvo poi sentirsi dire da quest'ultimo “ok dobbiamo fare uno Street Fighter”.
L’ombra di Capcom è vigente, Arika onde rischiare poco e farsi conoscere ha bisogno di un nome forte prima di buttarsi su qualche nuovo progetto: ecco quindi l’idea di uno Street Fighter in 3D, una bella gatta da pelare e che, inevitabilmente, attirò le attenzioni su di sé e una fanbase già pronta con i forconi, in caso di disastro.
Con il working title “Street Fighter Gaiden”, titolo che solitamente si dà ai capitoli fuori serie, Arika molto intelligentemente si cautela conferendo al suo Street Fighter un aspetto sì poligonale, ma caratterizzato da un gameplay ancorato alle due dimensioni, con i personaggi che si muovono su un’unica asse, dando solo l’illusione di trovarsi in un ambiente tridimensionale.
Street Fighter EX risulta così immediatamente familiare, grazie al mantenimento dei moveset dei personaggi storici e al cauto conservazionismo di quelli inediti, che non osano più di tanto in fattore di design, se si esclude giusto Skullomania.
Sul roster della serie EX vi sono varie filosofie di pensiero, tra chi li vorrebbe rivedere nella serie madre e chi al contrario li aborra, ma è innegabile che tra alcuni design vagamente riusciti (Garuda, Hokuto, il citato Skullomania) vi si nascondano figuri, come Allen, Darun e Kairi, totalmente privi di carisma e qualsivoglia interesse. L’innesto di una selezione di alcuni dei più amati personaggi di SF2 quali Ryu, Ken, Chun-Li, Akuma, Zangief e Guile, a cui si aggiungeranno Dhalsim e Sakura nella versione Plus Alpha, rende la scelta dei lottatori decisamente più intrigante, e gli artwork del bravo Shinya “Edayan” Edaki, qui al suo debutto in uno Street Fighter come main illustrator, ci danno un assaggio dello stile che vedremo in Justice Gakuen e Gyakuten Saiban.
Graficamente l’opera prima di Arika elargisce cubettosità, mostrando nel polygon count tutti i suoi anni, tuttavia si deve dire che come primo esperimento di “2.5D”, sorta di Street Fighter IV ante-litteram, EX si difende discretamente rispetto ai canoni del tempo. Senza dubbio è migliore di un Toshinden a caso, anche se i fondali sono carta da parati.
Purtroppo ciò che va perdendosi nel passaggio alle tre dimensioni è la velocità di manovra e di conseguenza quella frenesia degli scontri tipica della serie, solo lontanamente comparabile a quella avvisabile nella serie Zero/Alpha. Da Tekken 2, che dominava sia in sala che su console, i ragazzi di Arika prelevano il peggio, ossia quei “salti lunari” tipici dei picchiaduro 3D di quel periodo, alquanto ridicoli, e oggi praticamente scomparsi. La situazione peggiora drasticamente nelle versioni PAL di Street Fighter EX Plus Alpha, che rallenta ulteriormente il gameplay, ma non aspettatevi miracoli neanche dal segnale NTSC; i personaggi di SF EX trasmettono comunque sensazione di pesantezza, salvo poi sembrare imbottiti di elio nel momento in cui si staccano dal suolo, e sono probabilmente questi i motivi per cui il titolo Arika non entrerà mai del tutto nelle simpatie della fanbase Capcom.
Street Fighter EX non imprime, ma l'affamato pubblico PlayStation apre comunque il portafoglio e il prevedibile sequel sarà tempestivamente messo in cantiere.
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