sabato 14 settembre 2019

Waku Waku 7

Waku Waku 7
わくわく7 
1996
Coin-op, NeoGeo, Sega Saturn
Wii Virtual Console, Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One
Developer: Sunsoft Publisher: SNK, Sunsoft

Sette personaggi in cerca di botte. Sembrano pochi, follia pura nell’anno di The King of Fighters ’96, ma Waku Waku 7 esagera nello stile e ragiona sui contenuti, offrendo la giusta dottrina identitaria per posare sullo scaffale dei migliori esponenti del novantasei e anticipare la ventura corrente degli anime-picchiaduro.

Sunsoft si era già cimentata nel genere con Galaxy Fighter, proponendo una simpatica grafica in stile cartoon senza però incidere più di tanto nel confuso restante. Un anno dopo la casa di Albert Odyssey ci riprova e come spesso accade la seconda volta è quella buona: Waku Waku 7 irrompe su NeoGeo senza grandi trionfalismi ma ben presto si ritaglia una fetta di appassionati grazie al suo stile grafico unico e ad un sistema di gioco tanto semplice quanto appagante. 
Bastano infatti pochi round per prendere immediatamente confidenza con le meccaniche di gioco, iniziare a concatenare in modo intuitivo e a sfruttare a dovere la barra speciale, che si riempie con una facilità a tratti disarmante (anche stando fermi!). Tale barra ha molteplici usi: abbiamo le ES Attacks, ossia i normali attacchi più potenti, le consuete super (dette Dokidoki Attack) e addirittura versioni potenziate delle stesse (Harahara Attack) che fanno un male consistente ma di contro richiedono molto tempo di preparazione, e soprattutto avvertono l’avversario con un bel WARNING lampeggiante a tutto schermo. 
Anche le normal coprono un ruolo fondamentale nell’offensiva (e nella difesniva), alcuni attacchi scaraventano i combattenti da un lato all’altro dello schermo permettendo di uscire da un pressing, e come nei picchiaduro 3D è possibile infierire sull’avversario atterrato; non c’è un attimo di respiro in Waku Waku 7


La rosa di lottatori, con i suoi sette elementi (più i due stranissimi boss), si presenta innegabilmente esigua come numero, ma nondimeno da un design riuscito grazie ad uno stile anime che si sposa perfettamente con la grafica proposta da Sunsoft. Rai è il classico protagonista giapponese dall’entusiasmo per i pugni facili, la sexy Arina raccoglie invece le redini della Roomi di Galaxy Fight, con i suoi tratti animaleschi (in gergo Kemono); Politank-Z è un curioso robot manovrato da un poliziotto e un cane, lento forse ma indubbiamente pericoloso. Non mancano le strizzate d’occhio al mondo manga e anime: Dandy J ha più di un tratto dal Joseph Joestar in versione anziana, mentre la pupazzosa bestia Mauru con tanto di bambina è un chiaro riferimento al ghibliano Tonari no Totoro. Chiudono Tesse, una maid robot dagli attacchi elettrici (il personaggio migliore per chi predilige lo zoning) e lo spadaccino belloccio Slash. Particolarissimi poi i due boss: Bonus-kun, che torna da Galaxy Fighter apparendo qui più o meno a metà strada, e il devastante pipistrello sferico Fernandez, da affrontare in versione gigante stile Kaiju.


Ma ciò che del picchiaduro Sunsoft colpisce maggiormente è indubbiamente lil comparto estetico. Netta evoluzione di quella di Galaxy Fighter, Waku Waku 7 stupisce ancora oggi con la sua gamma di animazioni, la sua fluidità e un eccellente zoom ad enfatizzare gli scontri; Sunsoft anticipa di un paio di anni la rivoluzione estetica di Guilty Gear presentando uno dei fighting game più impressionanti mai visti su NeoGeo, dove ogni cosa, dagli sfondi ai personaggi, è curata con grande maestria, dando l'impressione come mai prima di allora di trovarsi dinnanzi ad un anime in movimento. Si potrebbe affermare, senza esagerazioni, che Waku Waku 7 abbia in qualche modo inaugurato i picchiaduro 2D di terza generazione (le prime due sono il pre e il post-Street Fighter II), insieme alla CPS-III, che debutterà lo stesso anno con Warzard, e agli Ark System Works che avrebbero fatto irruzione di lì a qualche anno avviando la tradizione degli "anime fighter". Ottima anche la colonna sonora, che spazia dalle classiche tonalità arcade alla deriva pop (l’insert song di Erina), fino al dirompente motivetto di Politank-Z, capace di entrare in testa e non uscirne più. Avvertiti.  


Waku Waku 7 viene convertito Sega Saturn con qualche inevitabile compromesso rispetto alla versione NeoGeo (in particolare si registrano dei rallentamenti nei momenti più concitati), nonostante l'apporto della cartuccia di espansione. La versione inclusa nella Sunsoft Collection per PlayStation 2 pare invece essere fedele alla controparte arcade e pertanto è il modo migliore per fruire del gioco, collezione che però non ha varcato i confini nazionali, cosa che invece ha fatto Hamster Corp con la collana ACA NeoGeo per i moderni sistemi.

2 commenti:

  1. Se c'è una JoJo reference per me guadagna un punto in più per quanto riguarda il carisma :)

    RispondiElimina
  2. Twi, questo Blog mi fa un grande effetto nostalgia perchè hai riportato alla luce un paio di perle del passato tra cui giochi come: Waku Waku 7, che ho praticamente consumato in versione Arcade su Mame, Ninja Master's, Cyberbots, Power Instinct 2, Fūun Super Tag Battle ecc. Che dire apprezzo il tuo impegno e spero continui così! :)

    RispondiElimina