Boh, a meno che chi lo curi non sia già famoso di suo, forse no. Facebook e Youtube sono il centro di tutto e dove tutti ormai risiedono, e con loro i dibattiti e i contenuti.
Diciamo che aprire un blog nel 2017 non è la migliore delle idee, ma va anche detto che dipende da quale scopo gli si vuole prefissare. Come si compete con youtubers che fanno decine di migliaia di visualizzazioni? Non si compete, appunto, è inutile, se li chiamano influencer qualcosa vorra pur dire.
Tuttavia...
Tuttavia trovo sempre affascinante avere un luogo dove tornare, un rifugio, fuori dal caos, dai battibecchi, dagli urli, dai pagelloni, dalle Top 10, dagli unboxing (mai capito a che caspita servono).
Al netto dei simpatici e immancabili bot, le statistiche del blog mi dicono che qualcuno passa da qui, più o meno periodicamente, e il contatore delle visite aumenta, nonostante non abbia pubblicizzato questo sito praticamente da nessuna parte, e in pochi ne siano effettivamente a conoscienza. Misteri di Google, suppongo. La totale assenza di post o editoriali in merito, unita alla coincidente ricorrenza di inizio dell'anno nuovo, mi portano a scrivere un paio di considerazioni e informazioni, rivolte a coloro che si ritrovano per caso o su invito a passare da queste parti.
- TwinkleSprites è principalmente un sito contenitore, più che un blog, lo considero una sorta di sgabuzzino. Qui piazzo scritti e recensioni vecchie e nuove, alcune inedite, altre già pubblicate altrove. Un po' per mera comodità (se qualcuno mi chiederà "che ne pensi di Ys Origin?", potrò semplicemente linkare la relativa analisi), un po' perché già da tempo mi balenava l'idea di averle tutte sotto il mio unico controllo, con possibilità all'occorrenza di modificarle e/o ampliarle dato che non considero alcuno scritto scolpito nella pietra, ma anzi essi sono vivi e plasmabili nel tempo. Nulla è immobile e immutabile. Beh oddio a parte l'ottusità dei fanboy Nintendo.
- Il sito, come detto, non ha mire espansionistiche o di notorierà né chissà quali obiettivi, se non quello di semplice preservazione. È così com'è, e basta. Diamine, persino il nome è una scemenza in termini di SEO e indicizzazione dato che è (volutamente) simile ad un videogioco NeoGeo del 1996. Il titolo gioca con il nickname con cui sono per lo più conosciuto online, seguìto dal termine sprites, che rimanda ai videogiochi. Questo ovviamente non vuol dire che è un blog gestito per scazzo, i testi vengono controllati e revisionati prima della loro pubblicazione, molti sono inediti e articoli di approfondimento come quello sulla mitologia di Ys esistono in funzione unicamente di questo sito.
- Le recensioni sono state pubblicate negli scorsi sei mesi con un ritmo di circa una ogni 5/6 giorni; il numero di bozze permette una priodicità più o meno regolare, forse, per ancora qualche mese, intervallate da inediti, ma inevitabilmente questa periodicità non può reggere e andrà scemando, in base al periodo. Essendo le recensioni scritte in periodi diversi (vanno dal 2012 a ieri) e per contesti diversi, queste possono differire per lunghezza e forma, in base all'importanza del gioco o ad altri fattori. Insomma, non c'è una linea guida o editoriale precisa, nonostante siano tutte scritte dalla medesima persona. Con il tempo però, messe da parte quelle più vecchie, gli scritti molto probabilmente si uniformeranno maggiormente come stile.
- Come già scritto in un altro articolo, questo non è un blog di retrogame, semplicemente qui coesistono giochi nuovi come giochi del 1985 senza distinzione alcuna. Si passa dal NES alla PlayStation 4 con la stessa facilità con cui si passa dal dolce al caffé, e sono contrario a superflue etichettature o catalogazioni.
- Perché solo videogiochi giapponesi. Non disdegno videogiochi di provenienza occidentale (adoro per esempio i classici LucasArts, venero capolavori come Another World, Prince of Persia, più recentemente Bioshock e chissà quanti altri), ma ho deciso di focalizzarmi sulla scuola nipponica innanzitutto per maggiore conoscienza verso di essa; ho ritenuto opportuno circoscrivere il focus del blog, dargli un argomento principe piuttosto che fare un minestrone di tutto e rischiare così di annacquare. Inoltre ho un rapporto davvero profondo con i videogiochi giapponesi, il quale non si limita ad un semplice discorso di inprinting infantile dovuto ad anni di emissione nel cranio di anime e manga, ma sfocia in un carattere di tipo storico ed enciclopedico, che si traduce in una sete di conoscienza che raramente trova freni.
- Sono per la fedeltà assoluta di nomi e termini, e anche questo sicuramente andrà contro le regole di indicizzazione e SEO del blog dato che utilizzare Garou Densetsu invece di Fatal Fury non è la cosa più furba, ma per me è giusto che i giochi vengano riportati con il titolo originale qualora questi abbiano un significato del tutto diverso. Quello inglese verrà comunque riportato sotto di esso e all'occorrenza citato nel testo. Potrebbero tuttavia esserci delle eccezioni, non sempre è preferibile un Bakumatsu Rōman Dainimaku: Gekka no Kenshi - Tsuki ni Saku Hana, Chiri-
Yuku Hana, al posto di un semplice The Last Blade 2. - Grafica: tema semplice di blogger "Fantastico S.p.A." con fondale grigio, essendo un colore che solitamente mi rimanda all'informatica e al mondo dei computer in generale. Lo trovo inoltre riposante alla vista in un web dove ormai tutto è bianco, e l'effetto è buono anche su smartphone, anche se gli esperti diranno che il testo bianco su sfondo grigio non è la migliore delle combinazioni, causa effetto ghost. Uno sfondo non è stato preso in considerazione, troppo caos, per la grafica del blog volevo qualcosa di essenziale, come i siti di fine anni novanta/inizio millennio che avevano molto testo e poche immagini. L'immagine del titolo rimanda ad una skyline, precisamente quella dell'introduzione di Bare Knuckle. Ho sempre adorato i fondali urbani nei videogiochi 2D, l'idea me l'ha data un blog straniero chiamato VGJUNK. L'immagine sulla destra raffigura la box art di un videogioco per Super Famicom intitolato Magical Pop'n, è adorabile e prima o poi lo recensirò. Sta lì giusto per dare un tocco di colore nel grigiume generale, senza alcuna utilità.
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