mercoledì 2 agosto 2017

Mugen Senshi Valis - Legend of a Fantasm Soldier

Mugen Senshi Valis
夢幻戦士ヴァリス
Valis: The Fantasm Soldier
1991 (Mega Drive/Genesis),1992 (PC Engine) 
Developer: Riot Publisher: Nihon Telenet
Eiji Kikuchi (Director Mega Drive), Minori Yuasa (Producer)
Hiroaki Kai, Toshiya Sasakai, Hiroshi Sawamura, Kazuya Tsukazaki (Designer)
Osamu Nabeshima (Character Designer)
Tomoko Miura (Writer)
Hiroaki Kai, Minori Yuasa, Tenpei Sato, Ogawa Shinobu (Composer)

È già tempo di remake, nel novantuno, per Mugen Senshi Valis, side-scrolling di Telenet distribuito negli anni precedenti sull’intera famiglia dei personal computer nipponici 8-bit (MSX, Sharp X1, PC 8801, FM-77), con una fugace comparsata su Famicom. Valis è la risposta videoludica agli OVA in voga in quel periodo di natura action e non velata componente ecchi: Genmu senki LedaProject A-koMamono Hantā Yōko, ovvero il filone della combattente in abiti succinti, prodotti indirizzati alla prima generazione di otaku che non aveva granché pretese narrative con gli anime che si accingeva a guardare tramite costose VHS, figurarsi quando si trattava di prendere in mano un controller.

Furono nondimeno valvola di sfogo per animatori un po’ perversi ma dall’assoluto talento, liberi dalle opprimenti briglie della trasmissione televisiva del decennio precedente; il promotional video confezionato per l’uscita Famicom di Mugen Senshi Valis fu diretto nientemeno che da un giovane Hideaki Anno, giusto per non fare il solito nome di Katsuhiko  “Project A-Ko” Nishijma, il Re animatore delle mutandine e anch’esso coinvolto nel progetto. Nello stesso staff del videogioco troviamo figure come Hiroki Hayashi, futuro creatore del fenomeno anni ’90 Tenchi Muyo, Tomokazu Tokoro (Haibane Renmei, NieA­­_7) e il proficuo animatore Osamu Nabeshima, a cui si deve il design del personaggio.

  
Yuuko Asou è quindi una normale liceale destinata a combattere un male proveniente da un altro mondo, Vecanti, il mondo dei sogni, messo a dura prova dal malvagio Demon Lord Rogles, che ora mira alla Terra. Lo farà grazie alla spada magica Valis e ai suoi straordinari poteri, ma sulla sua strada troverà ad ostacolarla la sua compagna di classe Reiko Kirishima, che ha subito un lavaggio del cervello da parte di Rogles ed è anch’essa in grado di trasformarsi. Yuuko prevarrà, ma ad un caro prezzo.

Ad occuparsi del remake per console (Mega Drive e PC Engine) è Riot, studio sussidiario di Telenet, che rispetto alla versione originale apporta modifiche al sistema di gioco: Yuuko non si potenzia più con i cristalli trovati in giro ma bensì è la sua spada ad acquisire distruttibilità tramite alcuni power-up appositi, che possono evolvere un tipo di attacco proiettile fino al terzo livello. A questi si aggiungono le spells rilasciate dai boss, per un totale di sei, il cui uso prosciuga la barra magica, situata sulle destra (o sottostante, nel caso della versione MD) di quella vitale.


Epurandolo dalla presentazione e dal suo contesto otaku, cosa rimane di Mugen Senshi Valis? In sostanza rimane un discreto side-scrolling d’azione che non brilla particolarmente in level design, ma che dovrebbe garantire comunque un’oretta di divertimento agli appassionati del genere. Presenta alcuni momenti morti, alle volte si cammina senza nemici in vista per interi secondi, contemplando il terreno, e non aiuta il fatto che Yuuko sia abbastanza lenta, ma i controlli rispondono adeguatamente e la varietà dei nemici è soddisfacente. La difficoltà non è marcata, specie nella versione Mega Drive che propone meno nemici su schermo rispetto a quella per la piattaforma NEC, e i cuori curativi non mancheranno, Valis non è quindi da considerarsi come una sorta di Akumajo Dracula al femminile. Ma Belmont non ha chioma blu e non va in giro in bikini, questione di differenti vedute di design.


Sono però vistosamente rimarcabili le differenze tra le due versioni di Mugen Senshi Valis. Su PC Engine abbiamo una grafica migliore e soprattutto, grazie al supporto CD-Rom, un voice acting completo per le cut-scene (Sachiko Tomiguchi su Yuuko, Yoshiko Akiyama per Reiko), tra l’altro più lunghe. L'edizione Nec vanta inoltre una ending cantata (Miss Blue ni hohoemi) dalla stessa seiyuu della protagonista. Di contro la versione Mega Drive, pubblicata un anno prima, non ha nulla di tutto questo, ma è anche l’unica ad essere stata pubblicata in occidente grazie a Renovation, sussidiaria californiana di Telenet, permettendo così di essere fruita in lingua inglese. Da allora il primo Valis è stato avvistato all’interno di una collection per PC a tiratura limitata (Valis Complete) nel 2006, sui sistemi mobile sempre intorno al 2006 per conto di Bandai Namco con sostanziali differenze estetiche, e infine su PlayStation Network nel 2010 in emulazione PC Engine, ma sempre esclusivamente rivolgendosi al mercato nipponico. I sequel invece spazieranno tra il PC Engine, che diverrà casa prediletta della serie, Mega Drive, per il quale è uscito il 2 in versione "SD", e infine SNES (il solo quarto episodio), con risultati alterni, prima che Telenet, orfana del Wolf Team e in crisi di idee, ne decreti la definitiva chiusura a metà anni novanta.



Pillole

  • Tornando sui credits di un certo livello, al comparto sonoro PC Engine troviamo Tempei Sato, futuro compositore principale della serie Makai Senki Disgaea e affini produzioni Nippon Ichi, che iniziò la sua carriera proprio in Telenet, così come Michiko Naruke (Wild Arms), composer di Valis III
  • La versione Mega Drive fu invece diretta da Eiji Kikuchi, uno degli uomini chiave di Wolf Team e di conseguenza del futuro Tales Studio (ha diretto i Tales dal Phantasia al Rebirth)
  • Oggi i diritti del franchise di Valis sono detenuti da Sunsoft, che ha acquistato l’intero catalogo Telenet nel 2009.
  • Il forum in lingua inglese di Valis (http://valisfantasmsoldiers.forumotion.com/forum) attesta una fanbase dall’attaccamento sorprendente, per una serie conclusasi oltre vent’anni fa.


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