Lunar: Eternal Blue
LUNARエターナルブルー
1998
Sega Saturn, PlayStation
PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, Windows (Remastered Collection)
Developer: Game Arts Publisher: Kaokawa Games, GungHo Entertainment
Yōichi Miyaji (Director, Producer), Hiroyuki Koyama (Director)
Kasutoko Ishii (Producer), Masayuki Shimada (Designer)
Hiroyuki Koyama, Naozumi Honma, Masao Ishikawa (Programmer)
Masatoshi Azumi, Toshio Akashi, Toshiyuki Kubooka (Artist)
Kei Shigema, Takashi Hino, Toshio Akashi (Writer)
Noriyuki Iwadare (Composer)
Con oltre centomila scopie stimate nel solo Giappone (un quarto dei giocatori giapponesi in possesso di un Sega CD, aveva acquistato Lunar), cui si aggiunge la ancora più impressionante, per l’epoca, accoglienza negli Stati Uniti, un sequel per il gioco di ruolo di Studio Alex era praticamente scontato. Il cast del gioco precedente viene ovviamente confermato nelle sue figure chiave, con l’innesto di nuovi scrittori ad affiancare Kei Shigema, tra cui spicca come main scenario Takashi Hino, futuro scrittore di Grandia, Triangle Strategy e Octopath Traveler II. Yoichi Miyaji sarà coinvolto maggiormente nel ruolo di produttore esecutivo e direttore generale, gettando le basi per la formazione del gruppo artefice del successivo gioco di ruolo della compagnia, Grandia.
Lunar: Eternal Blue raddoppia tutto, dai dialoghi, ai filmati (passati da 10 a 50 minuti), fino alla durata complessiva di gioco, accogliendoti con un’introduzione animata in perfetto stile Studio Ghibli degli albori (Nausicaä, Laputa), in cui il racconto, perso ormai nel tempo, della decaduta civiltà della Stella Blu, viene lasciato alla raffigurazione dei murales che scorrono sullo schermo. Alla figura divina di Althena si alterna ora quella di Lucia, principessa della Stella Blue che si desta dalla sua lunga stasi avvertendo immediatamente la sparizione del potere divino della protettrice della Stella d’Argento, di cui lei può esserne portatrice. Non avendo mai avuto rapporti con gli esseri umani, Lucia appare come una persona fredda e determinata soltanto a compiere la sua missione di incontrare Althena, dimostrandosi del tutto incapace di esternare emozioni e a gestire un rapporto con il popolo di Lunar. Inizialmente potentissima, una volta persi i suoi poteri a causa della maledizione di Zophar, Lucia si ritrova costretta ad affidarsi alle cure di Hiro e Ronfar, avvicinandola maggiormente al mondo dei “mortali” e a chi le sta intorno sostenendola nella sua missione, soprattutto Hiro, innamorato perso a prima vista della bella dalla chioma blu scesa dal cielo. Essendo Lucia totalmente priva dei più basilari comportamenti sociali, Eternal Blue imbastisce uno sviluppo magari non originale ma comunque fin da subito interessante, tramite due caratteri contrapposti (lei sicura e impassibile, lui impacciato ed emotivo), la storia porta i protagonisti nel classico topos da commedia romantica e degli equivoci, sullo sfondo del viaggio alla scoperta di un (nuovo) mondo per entrambi. Da antologia la scena animata in cui vediamo Lucia entrare, totalmente nuda, nello stesso bagno in cui si trova Hiro, lasciando quest’ultimo letteralmente impietrito.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, molti, me compreso, continueranno a preferire il cast del primo Lunar, dall’alchimia forse difficilmente raggiungibile, si sente una certa mancanza dei battibecchi tra Jessica e Kyle, o del difficile rapporto tra Mia e Nash. La stessa Lucia, essendo gestita in battaglia da una IA, il cui comportamento cambia di volta in volta con il progredire della storia, ci dà la sensazione di essere un personaggio guest, intenzione sicuramente voluta dagli scrittori, vista la sua natura. Allo stesso tempo, però, i rapporti e i conflitti di Lunar 2 sono leggermente più maturi e le implicazioni riguardanti il culto di Althena sfruttato per soggiogare il popolo sono interessanti, anticipando in un certo senso le tematiche che saranno di Grandia II e Final Fantasy X. Eternal Blue spinge così ad un ritmo adeguato l’avventura riuscendo a chiudere senza sbavature l’intera narrazione approfondendo al contempo la lore della pur breve serie, nella durata di una quarantina di ore, e quanto avrebbero da imparare alcune produzioni contemporanee dall’asciuttezza espressiva dell’epoca, che pure non si negavano nulla sotto il profilo dell’intrattenimento, della costruzione scenica e perfino dello svolgersi delle sottotrame; Game Arts, e come loro diversi altri, aveva questa capacità di ispessire il proprio world building senza mai appesantirlo di divagazioni che potrebbero sviare l’attenzione del giocatore.
In battaglia viene introdotto l’auto-battle già nella prima versione per Sega CD, un’implementazione notevole per l’epoca. Per il resto, nel gameplay Lunar 2 rimane sostanzialmente molto simile al suo predecessore, con l’aggiunta di un sistema di punti abilità per sbloccare le magie. Tra le varie modifiche attuate da Working Designs nella versione americana, mantenuta poi anche nel remake, c’è la “memoria” dell'ultima azione selezionata dal giocatore durante il combattimento, consentendogli di utilizzare lo stesso input nel round successivo senza doverlo selezionare manualmente. Il remake di Lunar 2 implementa molte delle revisioni viste in Lunar: Silver Star Story Complete, a partire dall’eliminazione degli scontri casuali.
Le dimensioni della maggior parte dei dungeon di Lunar 2 sono ridotte, rendendo la presenza dei mostri, ora visibili, sempre abbastanza ingombrante, ma in compenso viene aggiunta una leggera corsetta per poterli schivare meglio. Il sistema dei punti esperienza delle magie viene rimosso. Tecnicamente, La versione per Saturn di Eternal Blue Complete offre una qualità musicale migliore grazie alla codifica PCM caratteristica dello Yamaha YMF292 della console, del tutto priva di compressione, rispetto alla versione PlayStation la quale utilizza un audio sequenziato simile al formato MIDI. Di converso, la macchina Sony vanta una qualità migliore nei filmati, realizzati nuovamente dallo Studio Gonzo, in virtù di una compressione M-JPEG ad alta fedeltà, motivo per cui questa versione è stipata su tre CD-ROM invece di due. La versione PlayStation aggiunse inoltre alcuni extra tra cui 22 illustrazioni collezionabili invece di 16. Notevole la risonanza del cast di doppiatori, rispetto al gioco precedente, a partire dalla già famosissima Megumi Hayashibara su Lemina, passando per Aya “Sailor Mercury” Hisakawa nel ruolo di Jean e Hikaru “Kaede Rukawa” Midorikawa in quello del protagonista Hiro. Memorabile, di nuovo, la colonna sonora di Noriyuki Iwadare, anzi, complessivamente si può considerare superiore a quella del primo Lunar, quelle di Lucia’s Theme, Eternal Blue e Field of Tomorrow sono note destinate a rimanere indelebili dalla memoria di tutti coloro che hanno apprezzato questo sequel.
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